Udine, 9 dic - "Con la pubblicazione del cd 'Nûfcent furlan.
Musichis su temis popolârs di un Friûl che nol è plui' il Coro
polifonico di Ruda è riuscito a colmare il vuoto di
rappresentazioni in presenza, eventi e attività a cui tutti i
gruppi corali sono stati costretti a causa della pandemia: grazie
alla promozione e diffusione di un genere di cultura e musica
così particolare quale è quello della villotta, inoltre, sarà
possibile consolidare l'identità, che passa per la riscoperta e
conoscenza della sua lingua e della sua storia, e incuriosire
anche le più giovani generazioni che potranno approfondire temi
essenziali del Novecento friulano e rinsaldare le proprie radici".
Lo ha sottolineato l'assessore regionale alle Lingue minoritarie,
Pierpaolo Roberti, alla presentazione del diciassettesimo cd del
Coro Polifonico di Ruda interamente dedicato alla villotta
friulana: 21 tracce registrate dal vivo, con testi in friulano,
italiano e inglese, pubblicati dall'etichetta Nota.
"L'auspicio - ha aggiunto Roberti - è che regalando questo cd per
Natale si rafforzi, attraverso la conoscenza dell'importante
patrimonio della musica popolare, un senso forte di popolo".
Il cd nasce da un progetto del 2002 che il Coro ha voluto
pubblicare in questi mesi di confinamento, nel 75 anno di
fondazione, per testimoniare il desiderio di tutto il mondo
corale di riprendere a cantare e di rilanciarsi dopo un lungo
periodo di involontario silenzio.
Il lavoro è stato presentato dal presidente dell'ARLeF, Eros
Cisilino, dal presidente del coro, Adriano Pelos e dal
responsabile delle relazioni esterne, Pier Paolo Gratton, dal
etnomusicologo e discografico Valter Colle (Nota), con un
intervento in video del musicologo Alessio Screm.
"L'Agenzia ha sostenuto - ha affermato Cisilino - con convinzione
e passione il progetto, occupandosi della traduzione e
adattamento dei testi antichi e moderni del libretto, nel
rispetto della grafia ufficiale della lingua friulana e della
variante locale. A quelli in marilenghe si affiancano poi i testi
in italiano e inglese con il chiaro intento di dare una
dimensione europea e internazionale alla conoscenza delle
villotte, un patrimonio culturale peculiare del Friuli che ha le
sue origini popolari nel XV secolo".
Il progetto del 2002 nasceva dall'esigenza di proporre la musica
friulana in modo diverso: per questo era stato contattato lo
scrittore Alberto Garlini, che aveva steso una "storia" di
emigrazione, amori, passioni e guerre, mentre al maestro Daniele
Zanettovich era stato assegnato l'incarico della direzione.
Cinque furono i concerti tenutisi in regione - con Sebastiano
Zorza alla fisarmonica, Giorgio Fritsch alle percussioni, Eddi
Bortolussi voce recitante e un gruppo femminile costituito per
l'occasione - con notevole successo di critica e pubblico.
ARC/EP/ma
L'assessore regionale alle Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti interviene alla presentazione del cd del Coro polifonico di Ruda.