L'assessore, nessun taglio di risorse a lingue minoritarie
Udine, 15 lug - Telegram, la seconda app di messaggistica più
utilizzata al mondo, parla anche in friulano.
Il progetto è nato da un'iniziativa di un gruppo di volontari, in
collaborazione con Arlef (Agjenzie Regjonâl pe lenghe furlane) e
con lo Sportello regionale per la lingua friulana, che hanno
tradotto integralmente l'interfaccia della piattaforma.
"La Regione crede fortemente nello sviluppo delle lingue
minoritarie ed entrare sui social network è un modo intelligente
per avvicinare il friulano alle persone" ha detto l'assessore
regionale alle Autonomie locali e lingue minoritarie, Pierpaolo
Roberti, intervenendo oggi a Udine alla presentazione del
progetto Telegram in friulano, assieme al presidente dell'Arlef,
Eros Cisilino, e al coordinatore del gruppo di lavoro, Martino
Buchini.
A conferma della priorità attribuita dalla Giunta regionale alle
attività delle minoranze linguistiche, Roberti ha inoltre
assicurato che "l'impegno della Regione verso le minoranze non
verrà meno nonostante le difficoltà economiche conseguenti
all'emergenza sanitaria. Se dei tagli al bilancio inevitabilmente
ci saranno, questi per quanto possibile non metteranno in
discussione le risorse destinate alla promozione delle lingue
minoritarie perché crediamo non solo nel loro valore culturale,
ma anche nell'importanza che le tre lingue minoritarie del Friuli
Venezia Giulia ricoprono nella difesa dell'autonomia e della
specialità".
Per far parlare Telegram in friulano è stato necessario tradurre
e revisionare oltre 15mila stringhe dei sistemi operativi nei
quali la app è disponibile, ovvero Androis, iOS, TDesktop, MacOS
e Android X. In questo modo l'interfaccia di Telegram appare in
marilenghe e frasi come "cerca messaggi o utenti" appaiono sullo
schermo come Cîr messaçs o utents o ancora nelle Impostazions
(impostazioni), si trovano i messaçs salvâts (messaggi salvati),
le clamadis resintis (chiamate recenti), le notificazions e suns
(notifiche e suoni).
"È un lavoro importante di cui ringrazio i volontari e i
dipendenti regionali che con passione lo hanno svolto" ha
aggiunto Roberti con l'auspicio che "ora, anche attraverso le
amministrazioni pubbliche, l'utilizzo della app in questa
traduzione venga diffusa tra le persone. Telegram - ha aggiunto
l'assessore -, consente di dare informazioni di servizio ad una
grandissima platea di utenti e proprio le notizie di pubblica
utilità potrebbero agevolarne la diffusione e l'utilizzo anche
nella versione friulana".
Il prossimo obiettivo degli sviluppatori (Diego Della Rossa,
Astrid Virili, Fulvio Romanin, Martino Buchini), con il supporto
istituzionale di Arlef e dello Sportello regionale per la lingua
friulana, è quello di ottenere il riconoscimento ufficiale della
marilenghe da parte di Telegram, così che il friulano sia reso
disponibile tra le lingue di default nel menu delle impostazioni.
Al momento per impostare Telegram in friulano è sufficiente
aprire il link https://t.me/setlanguage/furlan- e avviare
l'applicazione.
Telegram, che al mondo conta 400 milioni di utenti mensili attivi
di cui 10 milioni italiani, è stato scelto, come ha spiegato
Buchini, per alcune sue funzionalità che ne garantiscono
sicurezza, riservatezza, versatilità delle applicazioni quali
chat, gruppi, bot.
Una preferenza che è stata accolta con favore dai vertici
italiani della piattaforma con cui Arlef è ora in contatto per
ulteriori implementazioni.
ARC/SSA/gg
L'assessore regionale alle Autonomie locali e lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, assieme al presidente dell'Arlef, Eros Cisilino (a destra) e al coordinatore del gruppo di lavoro per il progetto Telegram in friulano, Martino Buchini - Udine, 15 luglio 2020.
Foto ARC