Pontebba, 6 ott - Poter mettere a sistema le componenti della
montagna friulana per farne emergere le potenzialità di crescita
e valorizzazione attraverso la neonata Comunità di montagna e i
soggetti come Friuli Innovazione, con l'obiettivo di assicurare
all'intero territorio un'adeguata fruizione delle risorse che
saranno messe a disposizione dal Pnrr, mantenendo alta
l'attenzione rivolta dalla Regione all'area.
Questo, in sintesi, il percorso individuato dalla Regione per il
rilancio della montagna, enunciato all'unisono dagli assessori
alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, e
all'Istruzione e formazione professionale, ricerca e innovazione,
Alessia Rosolen, intervenuti a Pontebba all'evento organizzato
nella sede della Comunità di montagna per illustrare le
prospettive di valorizzazione del territorio ai sindaci e ai
rappresentanti degli enti e delle realtà dell'area.
Lungo questo percorso, come hanno detto ancora i due esponenti
della Giunta regionale, l'obiettivo principale dev'essere quello
di creare le condizioni affinché la montagna friulana affronti e
vinca una sfida di carattere culturale, superando i campanilismi
e le diffidenze che, seppur motivate dal susseguirsi di vicende
legate alla storia e all'orografia dell'area, nel terzo millennio
non hanno più ragione di esistere. L'ottica da privilegiare
nell'intraprendere questa strada consiste nell'affrontare la
crescita e i processi di innovazione in una chiave moderna,
adeguata al cambiamento degli scenari economici e sociali.
Ovvero, mediante forme di collaborazione e iniziative di rete che
possano consentire di amplificare gli effetti degli interventi
dello Stato, ma anche di quelli europei e regionali. Questa la
vera barriera che la montagna deve saper superare anche per poter
cogliere le occasioni che si aprono in un momento nel quale
l'economia regionale sta evidenziando segni di netta ripresa e di
crescita dopo il periodo oscurato dalla pandemia.
In apertura dell'incontro, il presidente della Comunità, Fabrizio
Fuccaro, aveva anticipato attese e criticità della montagna
friulana, per poi lasciare spazio all'intervento dell'assessore
Rosolen.
L'esponente regionale ha ribadito l'attenzione e l'impegno
dell'Amministrazione, disponibile soprattutto a favorire i
processi innovativi che riguardino il tessuto sociale e culturale
per individuare nuovi modelli di istruzione e di opportunità nel
mondo del lavoro.
La Regione, con Friuli innovazione, ha aggiunto, intende
tracciare una linea omogenea di sviluppo, e l'occasione odierna
aveva l'obiettivo di ascoltare e recepire le attese e le ipotesi
per le nuove opportunità del territorio, al fine di dare risposte
specifiche e concrete alle rispettive realtà.
Trasferire al territorio innovazione, che è uno degli obiettivi
prioritari della Regione, significa anche valorizzare il
trilinguismo con lo scopo di ridurre lo spopolamento e di
preservare le identità.
In questo senso, ha ricordato Rosolen, va interpretato il nuovo
corso di formazione all'Its di Amaro, rivolto ai ragazzi che si
intendano specializzare nelle attività della filiera del legno.
Lo sviluppo della montagna, ha concluso l'assessore, non può
trascurare il processo della transizione energetica da affrontare
considerando le esigenze della sostenibilità ecologica anche
attraverso la creazione di una rete di sistema: l'obiettivo deve
essere quello di rendere competitive anche le micro e mini
aziende presenti sul territorio, capaci di garantire occupazione.
L'assessore Zannier ha poi specificato che la delega assegnatagli
in seno alla Giunta regionale sintetizza il ruolo che la Regione
intende avere nei confronti del comprensorio montano: quello
della programmazione delle politiche settoriali assieme alla
vigilanza sull'adeguato impiego delle risorse pubbliche assegnate.
Il tutto anche attraverso il coordinamento delle realtà che
operano in montagna e avvalendosi di soggetti terzi come lo è
Friuli innovazione.
L'incontro odierno, ha aggiunto, serve alla Regione per poter
programmare interventi specifici e per recepire proposte e nove
opportunità che emergano dalle rispettive realtà. Investire nella
sperimentazione e nella specialità dei nostri territori, ha detto
Zannier riprendendo l'intervento dell'assessore Rosolen,
significa passare a trattare le tematiche concrete della politica
per la montagna.
Perché non è realistico pensare, ha puntualizzato, che le scelte
possano ottenere gli stessi effetti in realtà diverse tra loro e
caratterizzate da marcate specificità; per questo serve una
programmazione attenta alle esigenze delle componenti del
territorio.
E proprio per questo, ha concluso, la Regione individua la
Comunità di montagna quale soggetto attuatore delle politiche
settoriali: è in grado di recepire al meglio le esigenze sul
territorio, è il diretto interlocutore dell'Amministrazione
regionale e deve poter essere in grado di creare una rete fra i
soggetti del territorio.
ARC/CM/gg
Nelle foto gli assessori all'Istruzione, formazione e lavoro, Alessia Rosolen, e alle Risorse Agroalimentari e forestali e alla montagna, Stefano Zannier, a Pontebba alla prima riunione della Comunità di montagna
allegato (foto)
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