Residenzialità: Riccardi, strategie diverse per autosufficienti e non
Trieste, 6 ott - Il tema della residenzialità per quanto
riguarda gli anziani, ma anche agli individui con disabilità, è
estremamente delicato e va affrontato con approcci differenti in
base all'autosufficienza o non autosufficienza delle persone.
È questo il concetto espresso oggi in sede di Consiglio regionale
dal vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
durante la discussione sulla mozione "Nuovi modelli di
residenzialità per anziani: si sostengano piccole strutture
diffuse sul territorio", poi ritirata, avvenuta durante la seduta
odierna del Consiglio regionale.
Auspicando la massima convergenza istituzionale e politica su un
tema di grande rilevanza per il futuro del sistema sociosanitario
del Friuli Venezia Giulia, Riccardi ha spiegato che "per i
soggetti autosufficienti l'aspetto prioritario d'intervento per
favorire la residenzialità è quello edilizio. Per garantire
l'autonomia degli anziani è infatti necessario che gli edifici
siano adeguati alle loro esigenze; una partita nella quale le
Ater devono giocare un ruolo importante assicurando un supporto
nell'offrire risposte alle nuove necessità emergenti nella nostra
regione".
"Per quanto riguarda, invece, la non autosufficienza, alla quale
è riservata una parte importante del piano della fragilità, la
Regione e il sistema sociosanitario devono stabilire esattamente
quali siano i percorsi riservati a queste persone - ha precisato
Riccardi -, ben distinti da quelli per gli autosufficienti, e
quali siano gli standard di assistenza che devono essere
garantiti. Accanto ai servizi pubblici nel panorama dell'offerta
di servizi per i non autosufficienti giocano infatti ruoli
importanti anche il privato sociale e quello economico".
Infine il vicegovernatore ha evidenziato che il Friuli Venezia
Giulia è stato la culla di esperienze importanti in questo
settore ma nella nostra regione convivono modelli di assistenza
molto diversi tra loro. In questo contesto è quindi necessario
valorizzare le esperienze esistenti tenendo conto della
sostenibilità economica e delle necessità di superare un problema
reso ancora più evidente dalla pandemia, ovvero l'importanza del
capitale umano".
ARC/MA/gg
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