Udine, 3 lug - "Il settore legno arredo è importante per
l'economia regionale, evidenzia segnali concreti di crescita e
per questo va sostenuto, anche attraverso un disegno di legge che
intendiamo produrre entro breve per favorire il rafforzamento di
questo comparto manifatturiero".
Lo ha anticipato l'assessore regionale alle Attività produttive,
Sergio Bini, intervenendo a Udine, nella sede di Confindustria,
all'incontro che FederlegnoArredo ha programmato con gli
industriali del settore.
Un settore, che come ha detto Franco Di Fonzo, presidente della
sezione provinciale dell'associazione di imprenditori, nel Friuli
Venezia Giulia conta 2493 localizzazioni, e rappresenta il 20,5
per cento dell'industria manifatturiera regionale con 23 mila
occupati, il 20,9 per cento del totale.
Mentre il Friuli Venezia Giulia è la terza regione in Italia per
il valore delle esportazioni, con 1600 milioni di euro.
Bini, si è innanzitutto complimentato con il presidente nazionale
di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, per il metodo di
consultazione con i propri associati (quello di Udine, dopo un
incontro analogo in Sicilia è il secondo di una serie che si
svilupperà in tutta Italia).
Metodo, che anche la Regione ha perseguito incontrando gli
operatori, con l'obiettivo di finalizzare e contestualizzare in
modo efficace la propria azione.
E che non rappresenta una prassi banale, perché come ha ribadito
Bini, in Italia le imprese sono viste con un'ottica marginale.
Mentre oggi nella sede di Confindustria, e la Regione ha fatto
altrettanto con gli imprenditori, come ha aggiunto l'assessore si
ascoltano le istanze, le ipotesi, le idee di crescita, per
tastare il polso al tessuto economico produttivo di una terra, il
Friuli Venezia Giulia, che in questo comparto sta producendo
risultati positivi anche oltre le aspettative.
Un comparto di reale peso economico dunque, quello del legno, che
va assecondato, cercando le produrre le condizioni atte a
favorirne la tenuta.
Bini, ha ricordato che segnali positivi erano emersi già al
Salone del mobile di Milano, e sono oggi confermati
dall'ottimismo che anima gli imprenditori.
"Ma per il Friuli Venezia Giulia - ha detto - c'è comunque ancora
molto da fare, ovvero vi sono ulteriori margini di crescita; per
esempio: mettendo a regime l'intera filiera di un'economia
circolare, che consideri la produzione del legno (vi sono 3600
ettari di pioppeti), la raccolta, la lavorazione, la produzione e
l'arrivo sui mercati di collocazione di prodotti di pregio quali
qui si sanno realizzare".
Per questo, Bini si è già confrontato con Confindustria, ma
nell'occasione odierna ha chiesto direttamente agli imprenditori
ulteriori contributi e proposte.
Per delineare assieme le politiche e gli strumenti atti a
consentire l'ulteriore crescita del settore legno arredo.
ARC/CM