Ambiente: Scoccimarro, serve confronto con Regioni e Nazioni vicine
Convegno 'Cop26 da Glasgow al Fvg' sul clima con il Nobel Giorgi Trieste, 10 nov - "La presenza oggi a Trieste del climatologo
premio Nobel Filippo Giorgi è un importante passo avanti verso
gli 'Stati Generali dello sviluppo sostenibile dell'alto
Adriatico e del centro Europa' e, auspico, verso la firma del
'Memorandum di Trieste' nel settembre 2022. Solo attraverso un
confronto con le Regioni e gli Stati limitrofi della Mitteleuropa
potremo delineare una visione di sviluppo integrata su temi quali
l'energia, il clima, la lotta all'inquinamento marino, la difesa
della biodiversità e dell'ambiente in generale, considerato che
l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e le alterazioni degli
ecosistemi, non conoscono confini". Lo ha detto l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente Fabio
Scoccimarro durante il suo intervento in apertura del convegno
'Cop26: da Glasgow al Friuli Venezia Giulia gli effetti del
cambiamento climatico sul nostro mare', nel corso del quale sono
intervenuti il climatologo Premio Nobel Filippo Giorgi
dell'International centre for theoretical Physics (Ictp), Andrea
Cicogna, dell'osservatorio meteorologico di Arpa FVG e la
glaciologa Florence Colleoni e l'ecologo Cosimo Solidoro
dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale-Ogs ed al quale ha partecipato, tra gli altri, anche
il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Scoccimarro ha evidenziato come "la necessità di organizzare
questo grande evento assieme ai nostri vicini è quanto mai
attuale, anche alla luce delle difficili trattative di Glasgow e
l'assenza di due dei principali emettitori di anidride carbonica
al mondo come Russia e India ai tavoli scozzesi. L'asticella
della tensione su un tema così delicato e complesso va mantenuta
sempre alta per garantire il migliore risultato possibile per
tutelare l'ambiente e la vita dell'uomo sul pianeta. La nostra
specie infatti è presente su questa Terra e la difesa
dell'ambiente non può prescindere dalla sua esistenza, anche se
le abitudini possono e devono cambiare". Dopo aver confermato l'impegno della Regione per raggiungere gli
obiettivi del Green deal europeo con almeno 5 anni di anticipo
sul 2050, Scoccimarro ha quindi sottolineato la necessità di
"coniugare la tutela dell'ambiente con quella della vita e delle
attività umane: per esempio non operare sul Tagliamento vorrebbe
dire mettere a rischio i quasi 15 mila abitanti di Latisana. Oggi
l'attenzione si deve concentrare sullo sviluppo sostenibile: a
Trieste abbiamo l'esempio della Ferriera di Servola e in regione
aziende come Danieli o Plaxtech e molte altre realtà industriali
e produttive che hanno trasformato il costo ambientale in valore
aggiunto e guadagno. In questo contesto dobbiamo quindi
ricordarci che anche il mare e la sua tutela sono per il Friuli
Venezia Giulia un'importante fonte di vita e di sviluppo
economico". Nel corso dell'evento, organizzato dall'Istituto Nazionale di
Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-Ogs assieme ad Arpa
Friuli Venezia Giulia con il supporto della Regione e moderato
dal giornalista Roberto Vitale, il professor Giorgi ha tenuto una
lectio magistralis nella quale ha sottolineato che "il
riscaldamento globale e i cambiamenti climatici a esso associati,
ormai chiaramente riconducibili per la maggior parte a cause di
origine antropica, sono in fase di accelerazione". Il climatologo ha evidenziato come dall'inizio del XX secolo il
pianeta si sia riscaldato di più di un grado, e che negli scenari
"business as usual", questo riscaldamento potrebbe raggiungere
ulteriori 3-4 gradi entro il 2100, con conseguenze come l'aumento
di eventi meteo catastrofici (alluvioni, siccità, incendi), lo
scioglimento dei ghiacciai, l'aumento del livello del mare, e
molti altri, che possono mettere a repentaglio lo sviluppo
sostenibile della società. Giorgi ha quindi spiegato che "nei prossimi anni ci dobbiamo
aspettare un aumento di eventi meteo climatici molto intensi,
come il cosiddetto 'Medicane', un aumento del livello del mare
che potrebbe raggiungere anche un metro negli scenari più estremi
e lo scioglimento dei ghiacciai alpini. L'unica cosa da fare per
cercare di ridurre il cambiamento climatico è diminuire le
emissioni di gas serra tramite la transizione ecologica:
efficienza energetica, sostituzione dell'uso di combustibili
fossili con energie rinnovabili, incentivazione dell'economia
circolare e a chilometro zero, riforestazione e diminuzione degli
allevamenti intensivi. L'implementazione di queste politiche deve
avvenire urgentemente e nella maniera più veloce possibile se si
vuole sperare di ottenere l'obiettivo dell'accordo di Parigi". Il vincitore del Premio Nobel ha inoltre rimarcato che tutti gli
individui devono impegnarsi per ridurre il cambiamento climatico
riducendo gli sprechi ed essendo più responsabili nell'uso delle
risorse.
ARC/MA/pph
Ambiente: Scoccimarro, serve confronto con Regioni e Nazioni vicine
L'assessore Fabio Scoccimarro e il climatologo Premio Nobel Filippo Giorgi
Il convegno 'Cop26: da Glasgow al Friuli Venezia Giulia gli effetti del cambiamento climatico sul nostro mare', al quale ha partecipato il climatologo Premio Nobel Filippo Giorgi
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