Agenda digitale: Callari, Fvg diventi traino per innovazione nella Pa
Trieste, 7 feb - "Il Friuli Venezia Giulia ha le potenzialità
per diventare la 'Regione-laboratorio' nella quale vengono
sviluppate e perfezionate le best practice che la pubblica
amministrazione deve adottare nei campi della digitalizzazione,
dell'innovazione e della semplificazione."
È questo il concetto espresso dall'assessore regionale a Funzione
pubblica, Semplificazione e Sistemi informativi, Sebastiano
Callari, durante l'incontro con il vicecapo di gabinetto del
Ministero della Pubblica amministrazione, Francesco Rana.
Nel corso del meeting, Callari ha illustrato il processo di
semplificazione avviato in Friuli Venezia Giulia e ha
sottolineato che "pur essendo la nostra una regione complessa e
di confine, dispone di un apparato amministrativo estremamente
efficiente che ha investito molto nella digitalizzazione.
Attraverso la Direzione funzione pubblica la Regione è infatti in
grado di gestire direttamente procedimenti complessi per gli Enti
locali e, attraverso il Comparto unico, sviluppare politiche di
gestione del personale in grado di migliorare l'efficienza degli
uffici e contenere i costi, ma ha anche al proprio interno grandi
competenze digitali. Si tratta di elementi di forza che possono
rendere il Friuli Venezia Giulia il punto di partenza per
l'innovazione nella Pa".
L'assessore ha poi rimarcato che "la Pubblica amministrazione
deve avere al proprio interno persone competenti. Per promuovere
l'efficienza rafforzeremo quindi la formazione continua, la quale
inciderà anche sugli avanzamenti di carriera".
Il tema dell'innovazione tecnologica nella Pa è stato affrontato
anche dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome,
nell'ambito della quale Callari è presidente della commissione
Agenda digitale, con l'espressione di un parere positivo sul
piano triennale per la digitalizzazione della Pubblica
amministrazione sviluppato dal Governo. Nel corso della
discussione è stato sottolineato che il piano dovrà però tenere
conto degli investimenti e delle azioni avviate dalle singole
Regioni, nelle quali operano società in-house volte allo sviluppo
della digitalizzazione, che hanno complessivamente un fatturato
di 1,5 miliardi di euro e circa 7mila dipendenti.
ARC/MA/dfd
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