"Regione attiva su fronti prevenzione e formazione"
Udine, 6 nov - Le denunce per malattie professionali nel
periodo gennaio-settembre 2019 delle donne lavoratrici in Friuli
Venezia Giulia hanno registrato un picco del +7,75% a fronte di
un calo del -5,53% degli uomini: un aumento che acuisce una
tendenza già consolidata nei precedenti anni e che è molto più
marcato rispetto alla percentuale nazionale (+3,51%).
Il dato Inail è stato reso noto a Udine nel corso del convegno
promosso a Palazzo Belgrado dalla Commissione regionale per le
pari opportunità tra uomo e donna e concluso dall'intervento
dell'assessore Fvg al Lavoro, Alessia Rosolen.
Il convegno, con la formula di incontro formativo rivolto anche
ai giovani, è stato organizzato per analizzare se, sulla base dei
dati, esista una relazione tra infortuni sul lavoro e genere, e
approfondendone le motivazioni e, nel contempo, facendo il punto
sulle azioni messe in campo dalla Regione su formazione e
prevenzione.
Nel dettaglio, i dati presentati dal direttore regionale Inail,
Fabio Lo Faro, con un confronto sul piano nazionale hanno
registrato in Italia un aumento del 2,44% in totale di malattie
professionali (con un +2,05 per i maschi e un +3,51 per le donne.
"In Friuli Venezia Giulia, a fronte di una riduzione di denunce
per malattie professionali in campo maschile, stiamo assistendo -
ha spiegato Lo Faro - a un considerevole aumento di quelle
femminili, tra le più frequenti il cosiddetto burnout: registrato
questo dato è ora importante capire il perché questo accade.
Probabilmente - ha analizzato il direttore dell'Inail Fvg - è un
fenomeno che si può ricollegare alle fonti di stress e alla
necessità di conciliare l'impegno lavorativo con i carichi di
cura familiare privata, oltre a patologie che sono correlate
usualmente al lavoro che prevede la cura e l'assistenza delle
persone".
Anche l'aumento del lavoro temporaneo degli ultimi dieci anni
sembra correlato con l'aumento del rischio di incorrere in
malattie professionali per il fatto che, con contratti
temporanei, c'è minor tempo per l'apprendimento delle norme di
sicurezza.
Tra i dati più sensibili, anche quelli che riguardano gli
infortuni in itinere che accadono nel tragitto casa-lavoro e
viceversa. "Questa tipologia di infortuni, anche a livello
nazionale, colpisce prevalentemente le donne - ha reso noto Lo
Faro - e c'è quindi esigenza di una maggiore informazione su
questa tipologia di rischi e di una conseguente formazione".
I dati Inail 2018 in Fvg hanno registrato nel complesso 17.346
casi di infortunio e, tra questi, 15.168 in occasione di lavoro e
2178 in itinere: in quest'ultima fattispecie le denunce di donne
sono state 1168, ovvero il 53,49 per cento, dato che aumenta
ancora nel caso si prenda in considerazione i casi di denuncia
accertata.
"Sono dati - ha commentato Rosolen - che devono essere tenuti in
considerazione per elaborare strategie integrate perché la
sicurezza è una questione di cultura ma sicuramente anche di
genere: non tanto per questioni genetiche ma soprattutto per la
tipologia dei lavori che le donne svolgono prevalentemente e per
la natura dei loro impegni di vita. La politica deve continuare a
elaborare misure per metterle in condizione di sostenerle".
Nel suo intervento conclusivo al convegno moderato dalla
presidente della Commissione regionale pari opportunità tra uomo
e donna, Dusolina Marcolin, l'assessore ha ricordato che le
azioni dell'Amministrazione regionale in questa direzione sono
una priorità fin dall'avvio della legislatura, citando in
proposito l'attenzione alla stabilizzazione dei lavoratori e
degli incentivi per le donne con bambini di età inferiore ai
cinque anni, la promozione della formazione (nel 2019 è stata
inserita anche nell'istruzione) nell'ambito del Fondo sociale
europeo, l'attenzione ai percorsi di responsabilità sociale
d'impresa che, inevitabilmente, tocca il tema assieme a quello
della conciliazione e, infine, l'investimento in strumenti e
sportelli contro il mobbing.
"Un ventaglio di interventi - ha concluso Rosolen, invitando la
Cammissione a trasmettere ulteriori indicazioni, stimoli e spunti
per tarare al meglio le future azioni - che mirano tutti alla
qualità e alla tutela del lavoro femminile".
ARC/EP/fc
L'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen interviene al convegno della Commissione pari opportunità a palazzo Belgrado a Udine
E. Pozzetto