Dai dati illustrati in 3. Commissione, 500 dipendenti del Ssr al
momento "fuori gioco"
Trieste, 16 nov - "Tra la fine del mese di novembre e la
seconda settimana di dicembre si concentrerà la maggior parte
della somministrazione di terza dose del vaccino in Friuli
Venezia Giulia. A tal riguardo ci stiamo organizzando al meglio,
tenendo conto del personale mancante all'interno del sistema tra
quanti sono sospesi e quelli attualmente positivi".
A darne notizia è stato il vicegovernatore della Regione con
delega alla Salute Riccardo Riccardi nel corso dell'audizione
svoltasi oggi in Terza commissione consiliare durante la quale
l'esponente dell'esecutivo ha compiuto una disamina
sull'andamento della pandemia in Friuli Venezia Giulia.
Uno degli elementi sui quali si è soffermato il vicegovernatore è
quello relativo ai vaccini già effettuati e quelli che dovranno
essere inoculati come terza dose. "In questo momento - ha detto
Riccardi - i vaccinati con prima dose sono 900 mila su una platea
di 1,1 milioni di abitanti over 11, pari a circa l'82 per cento
della popolazione. Ad oggi uno degli elementi più critici è
quello riguardante la durata del green pass, pari a 12 mesi,
quando invece l'efficacia del vaccino si riduce dopo sei mesi. Di
questo elemento ne dobbiamo tenere conto per cercare di contenere
il più possibile il contagio. Per questo motivo ci stiamo
organizzando al fine di accelerare l'inoculazione della terza
dose, prevedendo un incremento dell'afflusso di persone tra la
fine di novembre e la metà del mese di dicembre".
A fronte di questa necessità, a cui si associa il grande lavoro
che stanno compiendo i dipartimenti di prevenzione, il sistema
sanitario regionale sconta però un problema relativo al personale
in servizio. "Dai numeri a nostra disposizione - ha detto il
vicegovernatore - al 12 di novembre sono stati sospesi dal
servizio 334 operatori ai quali si aggiungo altre 164 unità fuori
servizio in quanto contagiate dal Covid. È chiaro che queste
persone non possono essere facilmente rimpiazzate in quanto le
competenze non si formano in poco tempo e non ce ne sono al
momento altre da reperire. Nonostante tutto non siamo rimasti
fermi, chiedendo medici del Ceformed, specializzandi e rinforzo
dalle equipe mediche del personale militare".
Il vicegovernatore ha poi fatto il punto in merito ai tamponi.
"Dal 1 al 7 novembre in Friuli Venezia Giulia sono eseguiti
10.583 tamponi, numeri che ci pongono la secondo posto dietro al
Veneto che ha effettuati 11.916, a fronte di una media italiana
di 5.209. Questo elevato numero di esami effettuati si riflette
anche sulla percentuale di positività che si attesta attorno
all'l1,5 per cento". Per capire l'entità dei tamponi eseguiti
fino ad oggi, Riccardi ha poi compiuto un paragone tra gli esami
effettuati nello stesso mese tra il 2020 e il 2021. Da questo
raffronto emerge che a luglio dell'anno scorso i test realizzati
sono stati complessivamente 62.739 rispetto ai 154.212 dello
stesso mese di quest'anno; 74.386 sono stati quelli ad agosto del
2020 mentre ad agosto del 2021 sono stati 187.503. Settembre
2020: 85.930, settembre 2021: 264.525. Ottobre 2020 131.306,
ottobre 2021: 479mila.
Infine per quanto riguarda l'andamento del contagio, il
vicegovernatore ha spiegato che "al 4 novembre, l'incidenza ogni
100 mila abitanti per il Friuli Venezia Giulia era di 127,3 che
pone la nostra regione dietro alla Provincia autonoma di Bolzano
dove il valore si attesta a 154,1. I numeri scontano la
collocazione di queste due zone a ridosso dei confini, dove la
situazione è molto peggiore come testimoniano i 383 casi ogni 100
mila abitanti della Carinzia o i 730 della Slovenia".
ARC/AL/gg
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi