Ue: Regione, misurare efficacia concreta nell'utilizzo dei fondi
Richiamata necessità semplificazione burocratica e buona
informazione
Udine, 28 set - Informare i cittadini correttamente e
compiutamente sulla programmazione europea è un aspetto
sostanziale che però non è ancora prassi comune nei mass media:
la dotazione finanziaria e la disponibilità utilizzata non
possono esaurire la comunicazione su questo tema.
Lo ha rimarcato l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari
introducendo il convegno "L'Europa siamo noi: nuove sfide e
opportunità per i territori", organizzato dall'Ordine dei
giornalisti del Fvg in collaborazione con Regione Friuli Venezia
Giulia per approfondire il funzionamento dei fondi europei, le
modalità di accesso e le ricadute sul territorio in un quadro in
cui la pandemia ha modificato assetti istituzionali e modalità
operative. Il corso è stato anche l'occasione per un focus sullo
stato dell'arte in Friuli Venezia Giulia dei tre fondi
strutturali e d'investimento, attraverso i quali l'Unione europea
mette a disposizione finanziamenti: il Fondo europeo di sviluppo
regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fse) e il Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
L'assessore regionale ha indicato nel complesso sistema normativo
e regolamentare - che pure ha come giusto fine l'assegnazione
appropriata dei fondi pubblici - uno dei problemi alla base
dell'utilizzo entro i tempi utili delle opportunità offerte dalla
programmazione. È necessario - ha indicato l'esponente della
Giunta - un approccio più laico, in cui il principio di
precauzione non oltrepassi quello di efficacia e si utilizzi e si
comunichi una misurazione effettiva dei risultati.
A margine del convegno il policy analyst all'Organizzazione per
la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) presente tra i
relatori all'incontro, ha messo in guardia sulla capacità di
gestione dei fondi straordinari del Piano nazionale di ripresa e
resilienza. La questione centrale - ha evidenziato - è che una
Regione come il Friuli Venezia Giulia, che tendenzialmente ha una
buona tendenza di spesa sui fondi europei ordinari ed è quindi
annoverata tra le virtuose, si troverà davanti la grossa sfida di
dover concorrere con lo Stato a una spesa accelerata di risorse
superiori al passato: una sfida organizzativa ma anche
un'opportunità enorme per la Pa.
Le conclusioni del corso sono state tratte dal vice direttore
dell'Ansa che ha indicato nelle conseguenze delle elezioni in
Germania un fattore decisivo di cambiamento.
ARC/EP/al
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