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10.09.2021 16:41

Sloveni: valorizzazione lingua è per Regione veicolo di opportunità

Trieste, 10 set - Sostenere la comunità slovena è un obbligo istituzionale e morale per la Regione, ma al di là di ciò che è doveroso ci sono nuove opportunità da cogliere perché lo sviluppo della lingua minoritaria offre un arricchimento culturale che costituisce un valore aggiunto anche per la creazione di nuove relazioni e occasioni a vantaggio dell'economia di tutto il Friuli Venezia Giulia.

È la tesi espressa dall'assessore regionale alle Autonomie locali in occasione del dibattito "La minoranza slovena in Italia" organizzato a Trieste nell'ambito del 65esimo congresso del Fuen (Federal Union of European Nationalities) cui ha preso parte anche il ministro per gli Sloveni all'estero Helena Jaklitsch.

L'assessore regionale ha ricordato come siano fortunatamente lontani i tempi difficili a cavallo tra le due guerre e nel secondo dopoguerra e di come oggi si possa guardare al domani e a nuove sfide. Se da un lato vanno ancora ottimizzati i canali di spesa delle risorse di tutela garantite per legge alla comunità slovena evitando doppioni, dall'altro va riconosciuto il problema dei vuoti di rappresentanza politica aperti dall'abolizione delle province, cui la Regione sta ponendo rimedio con l'attivazione dei nuovi enti intermedi, gli Edr, e dal taglio dei parlamentari.

L'assessore ha auspicato che vecchie tentazioni di orientamento ideologico e pregiudiziale siano sempre più sopravanzate da rappresentanze politiche della comunità slovena capaci di promuovere attivamente la tutela dei diritti della minoranza e il dialogo. Tra gli aspetti confortanti, il componente dell'Esecutivo regionale ha indicato la significativa tendenza di ragazzi di madrelingua italiana a iscriversi alle scuole slovene, segno di una nuova visione che si sta affacciando in tempi in cui i più giovani non hanno più il ricordo personale di un confine che ha contrassegnato invece l'immaginario delle generazioni precedenti. ARC/PPH/ma