Appalti: Codice contratti semplifica attività amministrativa
Codroipo, 23 mag - La Centrale unica di committenza regionale
(Cucsa) del Friuli Venezia Giulia, nata in attuazione delle
disposizioni statali sulla razionalizzazione della spesa e sugli
obblighi di aggregazione degli acquisti, è un soggetto importante
per tutti gli enti che operano a livello locale: dal 2017 a oggi
sono stati lavorati appalti per 8 miliardi di euro sulla base
della sua innovativa piattaforma. Lo ha sottolineato questa mattina l'assessore regionale al
Patrimonio, Demanio, Servizi generali e Sistemi informativi,
intervento al convegno "Il Codice dei contratti pubblici a un
anno dall'entrata in vigore" organizzato da Confcooperative
Friuli Venezia Giulia negli spazi di Villa Manin di Passariano, a
Codroipo. Nel portare il saluto del governatore del Friuli Venezia Giulia,
l'esponente dell'Esecutivo ha ricordato che la Centrale unica di
committenza è pronta per un ulteriore passo avanti
nell'evoluzione della digitalizzazione: uno step che
rappresenterà un valore aggiunto importante per tutti i soggetti
che utilizzano la piattaforma in Friuli Venezia Giulia. Sul tema del Codice dei contratti, che oggi è stato preso in
esame grazie a una platea di pubblico e di relatori estremamente
qualificata, l'assessore regionale ha messo l'accento su due
aspetti di grande innovazione che caratterizzano lo strumento: il
raggiungimento del traguardo del risultato di favorire una buona
amministrazione e la conquista di aver tolto la cosiddetta "paura
della firma", superando lo scoglio della "burocrazia difensiva".
Il Codice è stato giudicato, pertanto, molto utile al lavoro
delle amministrazioni locali.
ARC/PT/al
allegato (foto)
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