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04.05.2021 15:58

Covid: Riccardi, bene condivisione su operato Ssr nell'emergenza

Confronto con sindacato anestesisti rianimatori in III Commissione

Trieste, 4 mag - "In Friuli Venezia Giulia, con ogni sforzo possibile, tutti i pazienti colpiti dal Covid sono stati presi in carico dal Sistema sanitario regionale (Ssr) sempre all'interno degli standard previsti di sicurezza e di qualità del servizio ospedaliero. Relativamente a ciò, riconosco il profilo di lealtà istituzionale di quei consiglieri di opposizione che oggi in Aula hanno condiviso, pur nella legittima diversità di opinione, questo che è un dato di fatto".

Lo ha detto oggi a Trieste in sede di III Commissione del Consiglio regionale il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante la seduta che ha visto l'audizione dei rappresentanti regionali del sindacato 'Anestesisti rianimatori ospedalieri - Emergenza area critica' (Aaroi-Emac Fvg).

Come ha spiegato il vicegovernatore, venendo ai contenuti della lettera siglata dal sindacato di settore sulla gestione della pandemia da parte delle Aziende sanitarie, "ogni parola ha un peso, da qui la necessità di mettere a fuoco alcuni passaggi, in virtù anche del rischio che la politica entri in questioni di natura organizzativa che devono essere gestite a livello tecnico, a meno che qualcuno non sia convinto che debba essere il Consiglio regionale a decidere il numero di armadietti che possono stare in una stanza d'ospedale", ha affermato provocatoriamente Riccardi.

"Per prima cosa - ha sottolineato il vicegovernatore -, siamo tutti d'accordo che per far fronte all'ultima onda d'urto dei contagi, pur nelle difficoltà, non siamo mai scesi sotto i livelli previsti di sicurezza, garantendo le prestazioni di professionisti qualificati e adeguatamente formati. Su questo, come hanno testimoniato i responsabili dell'emergenza, non ci possono essere dubbi". "Così come - ha proseguito Riccardi - sulla correttezza dei dati relativi ai ricoveri in terapia intensiva, i cui numeri contestati in quel momento erano del tutti ininfluenti per la classificazione della regione in una diversa scala di emergenza. Su questa vicenda le argomentazioni fornite dalla direzione non lasciano dubbi a interpretazioni strumentali o, peggio ancora, a sospetti oggettivamente del tutto fuori luogo".

Riccardi ha poi risposto alla critica, avanzata dal sindacato degli anestesisti, sulla mancanza di una rete di comunicazione tra il centro decisionale e le varie articolazioni del sistema sanitario. "Si tratta di un'opinione - ha puntualizzato il vicegovernatore - che non trova riscontro nella realtà, in quanto dal febbraio dello scorso anno abbiamo istituito un coordinamento regionale che opera quotidianamente nell'ambito di una visione profondamente unitaria a livello territoriale. Da qui la modulazione delle strutture in base alla previsione del flusso di pazienti, in un quadro in cui gli ospedali del Friuli Venezia Giulia agiscono in sinergia per garantire i posti letto necessari".

In conclusione Riccardi ha definito la seduta di oggi come "un'occasione utile e costruttiva per rafforzare quella responsabilità istituzionale indispensabile per raccogliere, soprattutto dai professionisti, spunti utili per il 'recovery plan' della sanità regionale". ARC/GG/pph