Gemona del Friuli, 23 dic - "Questa è un'iniziativa peculiare,
di grande qualità. La mia presenza, qui come in molti altri
Comuni della regione dove mi sono recata quest'anno, è
testimonianza della vicinanza della Regione a quelle realtà che
hanno lavorato per far ripartire il settore culturale".
L'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli ha espresso
così il plauso dell'Amministrazione regionale per l'iniziativa
"La Divina Gemona: 700 passi con Dante", nuovo percorso tematico
che invita a scoprire Gemona attraverso gli occhi del Sommo
poeta. Il percorso rientra nel progetto "La campana del Paradiso:
sulle tracce di Dante e delle genti toscane nel Medioevo gemonese
e friulano" che parte dalla campana del 1423 conservata in Duomo,
la più antica traccia di diffusione della Divina Commedia nel
Patriarcato di Aquileia.
"In questo caso il progetto si avvale anche di un'importante
collaborazione con il PAff! straordinaria realtà pordenonese che
esce dai confini regionali per abbracciare un progetto di valenza
nazionale. Questo genere di collaborazioni rafforza le reti di
produzione, aiuta a superare i campanilismi anche culturali e
conferisce ai progetti la possibilità di avere una ulteriore
visibilità. Altro valore aggiunto di questo progetto è
l'inclusione dell'Art Bonus, strumento che si è rivelato
oltremodo efficacie per attrarre risorse private a sostegno delle
produzioni culturali" ha detto Gibelli.
"Iniziative di questo genere non possono mai prescindere dalla
collaborazione tra uffici comunali e regionali e dalla dedizione
dei loro dipendenti che nel caso della Regione hanno garantito
tempi celeri per le istruttorie dei bandi anche durante la
pandemia" ha rimarcato l'assessore.
La nuova proposta culturale, che intreccia turismo e conoscenza
storico-letteraria, è stata presentata oggi a palazzo Buton alla
presenza del sindaco di Gemona del Friuli Roberto Revelant,
dell'assessore comunale alla Cultura Flavia Virilli e di don Juan
Carlos in rappresentanza della parrocchia di Santa Maria Assunta.
È nel Duomo a quest'ultima intitolato che è custodita la preziosa
campana di Dante, fusa a Gemona nel 1423 per commemorare il primo
centenario della morte del Sommo poeta e considerata la più
antica traccia della diffusione della Divina Commedia nel
Patriarcato di Aquileia.
La campana, su cui è visibile l'incisione a caratteri araldici
della prima terzina del Canto XXXIII del Paradiso con la
preghiera di San Bernardo alla Vergine, rivela un legame sia
territoriale che di intenti stretto in epoca medioevale tra
alcune genti toscane e la terra friulana. Di questa presenza
toscana a Gemona si occuperà un convegno in programma a primavera
in Duomo in sinergia con la parrocchia e curato dalla
professoressa Miriam Davide dell'Università di Trieste.
Il percorso attraversa la città e si snoda in tre tappe
principali, Santa Maria delle Grazie, il Duomo e il Castello,
uguali per numero alle tre Cantiche dantesche, a riproporre
l'analogia tra il percorso turistico culturale e il viaggio
dantesco verso la salvezza.
Il percorso è scandito da installazioni diffuse e immagini create
dall'illustratore, friulano di nascita e di fama e formazione
internazionale, Emanuele Barison, con le letture dell'attore,
autore e regista teatrale Massimo Somaglino. Il progetto e gli
allestimenti sono ideati e curati da Caffecorretto.
Il progetto si avvale inoltre della collaborazione
dell'Università e di diverse istituzioni culturali regionali ed
internazionali con sede a Trieste, Udine, Verona, Fiume, Rovigno,
Wroclaw (Polonia), Praga e Bologna. L'iniziativa ha il sostegno
della Regione Friuli Venezia Giulia, di PromoTurismoFVG, della
Parrocchia, dell'ufficio Iat e di Sportland.
ARC/SSA/ma
L’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, con il sindaco di Gemona del Friuli Roberto Revelant, l’assessore comunale alla Cultura Flavia Virilli e l'illustratore Emanuele Barison.