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23.10.2021 10:48

Salute: Riccardi, ok sperimentazione domiciliarità no autosufficienti

Trieste, 23 ott - La Giunta regionale, su proposta del vicegovernatore con delega alla Salute, ha approvato le linee di indirizzo per la realizzazione di sperimentazioni di domiciliarità comunitaria, avviando così l'iter per l'acquisizione del parere del Consiglio delle autonomie locali. Con la Legge di stabilità è stata integrata la legge regionale 10/1997 prevedendo che una quota del contributo giornaliero finalizzato all'abbattimento della retta giornaliera di accoglienza a favore di ospiti non autosufficienti accolti in residenze per anziani venga estesa, a titolo sperimentale, anche a persone non autosufficienti prese in carico a domicilio. Il documento approvato descrive il contesto delle sperimentazioni e i relativi elementi di innovazione, individua il target di utenza (persone con demenza) e gli elementi portanti delle procedure di co-programmazione e co-progettazione.

"Preliminarmente all'adozione della delibera - spiega Riccardi - è stato avviato un percorso di confronto e condivisione con tutti i soggetti pubblici e privati che già svolgono sul territorio azioni di sostegno alla domiciliarità di anziani non autosufficienti, coinvolgendo anche enti rappresentativi dei potenziali beneficiari e delle famiglie. Tale percorso consentirà di acquisire dati e informazioni oggi solo parzialmente in possesso dell'Amministrazione regionale in relazione ai bisogni da soddisfare, agli interventi a tal fine necessari, alle modalità di realizzazione degli stessi e alle risorse formali e informali già disponibili, sulla base dei quali sarà quindi possibile definire le caratteristiche dei progetti sperimentali, l'entità e le modalità di erogazione dei contributi nonché i requisiti per l'individuazione delle persone prese in carico a domicilio e i criteri per l'inserimento nei progetti sperimentali".

Per definire i contenuti degli interventi sperimentali e, successivamente, individuare i soggetti cui affidare lo sviluppo e la gestione di tali interventi, sono state scelte le Aziende del Servizio sanitario regionale in modo da garantire il massimo livello di integrazione sociosanitaria, pur assicurando una regia complessiva a livello aziendale.

L'adozione dei bandi sarà a cura delle Aziende sanitarie a cui seguirà l'avvio della fase di co-programmazione, ovvero di un'istruttoria partecipata e condivisa, nella quale la collaborazione di tutti i partecipanti al procedimento porta all'individuazione dei bisogni da soddisfare, degli interventi necessari, delle modalità di realizzazione e delle risorse disponibili.

Seguirà una fase di co-progettazione mediante accreditamento in cui le Aziende sanitarie emaneranno avvisi finalizzati all'accreditamento a livello territoriale di soggetti chiamati a co-progettare e co-gestire gli interventi sperimentali a domicilio. ARC/EP/gg