Trieste, 24 nov - "Tutta l'azione regionale è ricondotta alla
centralità della famiglia e questa legge quadro è il
completamento di un percorso che ha visto moltiplicare le risorse
a disposizione di un sistema integrato".
Lo ha detto oggi in sede di Consiglio regionale l'assessore al
Lavoro e alla Famiglia Alessia Rosolen a margine
dell'approvazione da parte dell'Aula del disegno di legge 148
"Disposizioni in materia di politiche della famiglia, di
promozione dell'autonomia dei giovani e delle pari opportunità".
"La norma approvata oggi - ha spiegato l'assessore - rappresenta
il punto di arrivo di un piano programmatico che ha visto la
Regione intervenire in questi tre anni con una serie di
provvedimenti attraverso i quali sono stati attivati contributi
economici e servizi di supporto alle famiglie. Grazie a questa
legge, infatti, il Friuli Venezia Giulia da oggi si dota di un
insieme organico di misure che si fondano, non su un'impostazione
assistenziale, ma su un principio che considera la famiglia
nucleo generativo della società".
Come ha ricordato l'assessore, l'Amministrazione nel corso della
legislatura ha attuato una serie di interventi che hanno messo al
centro dell'azione di governo la famiglia e i suoi componenti per
tutto l'arco della vita: l'accreditamento di 249 servizi per la
prima infanzia rivolti a una platea di oltre 7mila bambini;
triplicati gli stanziamenti per l'abbattimento delle rette nidi
(da 7,5 mln nel 2018 agli oltre 23 del 2021); il riconoscimento
della spesa per la frequenza dei centri estivi (2 milioni di euro
nel 2021); gli interventi per la conciliazione e il welfare
aziendale; infine, oltre alla dote scuola (quasi 3 mln nel 2021),
la creazione di una filiera per il diritto allo studio al fine di
semplificare l'accesso ai benefici per le famiglie.
Nell'illustrare la potenziale efficacia della norma quadro
approvata oggi, Rosolen ha sottolineato il conseguimento di
alcuni obiettivi strategici, quali: la razionalizzazione della
spesa pubblica, la semplificazione dei procedimenti e delle
regole con l'eliminazione di una serie di prescrizioni mai
attuate, l'impostazione bilanciata sul concetto di 'lavoro', in
considerazione del fatto che le famiglie crescono "dove si
investe sullo stato sociale e dove l'occupazione femminile è più
alta".
Nel dettaglio, all'interno di questa impostazione che struttura
la norma, l'assessore è entrato nello specifico puntando
l'attenzione sulla Dote Famiglia: "uno strumento innovativo - ha
detto Rosolen - che andrà ad aiutare i giovani dalla nascita fino
alla maggiore età". Si tratta, come ha rimarcato l'assessore, di
andare incontro a una platea potenziale di oltre 57mila famiglie
aventi i requisiti (24 mesi di residenza in Fvg e 30mila euro di
Isee) che potranno usufruire di un fondo (a disposizione 25 mln)
per le spese sostenute in una serie di attività extrascolastiche
tra cui centri estivi, corsi di lingua, attività sportive e
culturali. "Puntiamo - ha aggiunto Rosolen - su chi sceglie di
vivere e di costruire i propri progetti di vita in Friuli Venezia
Giulia".
Tra gli altri strumenti introdotti dalla norma l'assessore ha
parlato anche della previdenza complementare per i giovani,
configurandola come "una precisa volontà politica per
accompagnare la crescita dei nuovi cittadini nati in Friuli
Venezia Giulia", e del Fondo di garanzia, finalizzato a
consentire l'accesso al credito ai titolari di Carta famiglia
"per affrontare le difficoltà della vita".
In conclusione, incentrando la riflessione sul concetto di
famiglia, l'assessore ha inteso ribadire come da parte della
Giunta non ci sia stata alcuna pregiudiziale ideologica. "Infatti
- ha concluso Rosolen - questa legge non esclude nessuno,
tutelando il minore in qualsiasi situazione o contesto di vita".
ARC/GG/ep
L'assessore regionale Alessia Rosolen