Udine, 27set - La Regione ha più volte sollecitato sui diversi
tavoli tecnici e politici la necessità di garantire un adeguato
servizio della Banda ultra larga nei Comuni delle Valli del
Natisone. Lo ha ribadito l'assessore regionale alle
Infrastrutture, rispondendo a una interrogazione in Consiglio
regionale per evidenziare che, nonostante il bando del Ministero
dello sviluppo economico non prevedesse ancora l'inclusione nel
collegamento in fibra ottica degli enti locali con meno di 25
immobili, il Comitato di coordinamento del Piano aree
bianche-Banda ultra larga ha ottenuto il reinserimento nella fase
di progettazione dei sette Comuni delle Valli.
La particolare conformazione del territorio delle vallate
considerate necessita infatti che il servizio sia erogato con
tecnologia mista, Fibra/FWA (Fixed Wireless Access); per questo
non potrà quindi essere garantito a tutte le unità immobiliari un
collegamento in banda ultra larga ad almeno 30 Mbps.
Nel contempo, ha puntualizzato l'assessore, su richiesta della
Regione la Open Fiber, incaricata dei lavori di diffusione della
banda larga, ha provveduto a comunicare i termini di attivazione
del servizio, che avverrà: a Drenchia entro l'estate 2022, a
Grimacco entro l'estate 2022, a Pulfero entro marzo 2022, a San
Leonardo entro febbraio 2022, a San Pietro al Natisone entro
febbraio 2022, a Savogna entro l'estate 2022, a Stregna entro
l'estate 2022.
L'esponente regionale ha poi evidenziato che, in linea con le
indicazioni della Ue, è stato avviato il Piano nazionale 'Italia
a 1 GB', approvato il 27 luglio dal Comitato interministeriale
per la transizione digitale e finanziato nel Pnrr, che ha come
obiettivo la realizzazione di infrastrutture in banda ultra larga
che garantiscano la connettività ad almeno 1 GB sull'intero
territorio nazionale entro il 2026, collegando i civici delle
unità immobiliari nei quali non è né sarà presente nei prossimi
cinque anni alcuna rete idonea a fornire connettività stabile ad
almeno 300 Mbit/s in download. Sarà poi il Mise, ad avviare entro
l'anno la consultazione pubblica per il cosiddetto intervento
'Case Sparse'.
Inoltre, il tema della copertura mobile della montagna è da tempo
all'attenzione della Giunta regionale, tanto che, come ha
aggiunto l'assessore, è stato attivato un tavolo di confronto con
gli operatori allo scopo di individuare un percorso atto a
garantire un servizio di connettività anche alle aree montane
sprovviste di copertura 3G e 4G. A tale proposito, la Regione si
impegnerebbe nei confronti degli operatori a realizzare e
mantenere i tralicci nelle aree particolarmente svantaggiate,
lasciando agli operatori il compito di installare, attivare,
mantenere le antenne necessarie, anche mettendo a disposizione
appositi contributi.
La Regione sta inoltre predisponendo a valere sul Por-Fesr una
nuova proposta di connettività che punti a servire le aree remote
e i percorsi turistici maggiormente frequentati, realizzando una
sorta di 'bolla' Wi-Fi nei parcheggi, nelle aree di sosta, nei
rifugi. Tali strutture considereranno anche le esigenze della
telefonia mobile.
Infine, ha concluso l'assessore, il Mise ha ultimato il primo
censimento della rete mobile, che sarà utile per ottenere un
disegno chiaro della connettività specialmente nelle aree
extraurbane, con l'obiettivo di realizzare il Piano Italia 5G, a
valere sui fondi del Pnrr.
ARC/CM/ma