Trieste 8 mag - La Regione mette in atto per la prima volta con
il coordinamento del suo servizio sanitario una campagna
preventiva di interventi per contrastare la proliferazione delle
zanzare comuni e della zanzara tigre, le cui punture rischiano di
trasmettere alcune malattie che, in soggetti particolarmente
debilitati da altre patologie, possono portare a conseguenze
estremamente gravi. In tutto questo è necessaria, oltre
all'azione della struttura regionale e degli enti locali, anche
la collaborazione della cittadinanza attraverso una serie di
comportamenti virtuosi.
Questo quanto comunicato oggi a Trieste dall'Amministrazione Fvg,
rappresentata dal vicegovernatore con delega alla Salute. nel
corso della presentazione del nuovo centro unico per il
coordinamento regionale delle strategie di contrasto alla
diffusione delle patologie come il West Nile Virus e lo Zika
virus causate dalla punture di zanzara.
Come sottolineato dalla Regione, ammonta a 300mila euro lo
stanziamento destinato all'attività preventiva che verrà gestita
dall'Asuits in coordinamento con le altre Aziende e che si
concentrerà su quei 62 comuni del Friuli Venezia Giulia nei quali
lo scorso anno si è registrato un significativo grado di
invasività del fenomeno.
La necessità di questa presa in carico del problema da parte
dell'Amministrazione regionale, come è stato rimarcato, è dovuta
al fatto che non ci si trova più davanti a un evento episodico,
ma a qualcosa che è divenuto, anche a causa del cambiamento
climatico, una costante soprattutto per la parte occidentale del
Friuli Venezia Giulia. Per questo, come è stato spiegato dalla
Regione, si è modificato il sistema organizzativo, dotandolo di
un coordinamento unitario e concentrando le migliori competenze
puntando con forza sulla prevenzione.
Più dettagliatamente, la strategia si concentra su un'azione di
tipo larvicida nelle caditoie stradali pubbliche e in quelle
collocate in strutture di pertinenza comunale, nonché nei fossati
ed in tutti i siti privi di fauna con acque stagnanti, al fine di
impedire il proliferare delle zanzare e delle possibili malattie
da esse trasmesse. Tra queste, l'unica che ha generato casi non
importati da fuori regione è la cosiddetta infezione da West Nile
Virus che, nel 90 per cento dei casi, risulta quasi asintomatica
ma che, in persone indebolite da altre patologie, può diventare
estremamente pericolosa.
Un particolare appello è stato rivolto dalla Regione affinché
siano seguite da parte della cittadinanza delle elementari regole
di buon senso, tra le quali l'eliminazione di contenitori d'acqua
inutili, la copertura con teli di vasche, bidoni e serbatoi per
l'irrigazione di giardini o orti e lo svuotamento almeno ogni
cinque giorni di sottovasi, secchi e ciotole per l'acqua degli
animali.
È la prevenzione, infatti, che evita l'eventuale successiva
disinfestazione che, oltre ad avere un impatto ambientale,
rischia spesso di non essere risolutiva in quanto si limita a
spostare le zanzare da un'area all'altra.
Da qui, come ribadito dalla Regione, la decisione di intervenire
con il relativo aumento delle risorse e un nuovo coordinamento in
grado di affrontare in maniera strategica il fenomeno a
protezione della salute dei cittadini del Friuli Venezia Giulia.
ARC/GG/fc
Il manifesto della campagna di prevenzione