Trieste, 3 dic - In Friuli Venezia Giulia, nella settimana dal
23 al 29 novembre, la percentuale di tamponi positivi (escluse le
attività di screening e di retesting) si è attestata al 27,7 per
cento (4.009 su 14.452) contro il 34,3 per cento (3.793 su
11.704) del periodo tra il 16 e il 22 novembre. Inoltre, la
percentuale di tamponi positivi nell'ambito territoriale rispetto
al totale è scesa al 28,4% (contro il 35,9%) e quella nell'ambito
ospedaliero rispetto al totale al 22,6% (contro il 26,4%). Si è
infine registrato un calo sul versante del tempo medio trascorso
tra la data d'inizio dei sintomi e la diagnosi di Covid-19.
Lo conferma la Regione Friuli Venezia Giulia, sulla base dei dati
contenuti nella bozza di report settimanale sul monitoraggio
della Fase 2 dell'emergenza sanitaria stilato dall'Istituto
superiore di sanità.
Lo studio rimarca un calo del 20,5 per cento dei casi nella
settimana dal 23 al 29 novembre rispetto alla settimana
precedente (4.934 contro 6.024) che evidenzia quindi un trend
settimanale in diminuzione o stabile. Similmente, i casi
riportati giornalmente alla sorveglianza integrata Covid-19 hanno
fatto registrare una contrazione del 13 per cento (3.851 casi per
data diagnosi/prelievo contro i 4.428 della settimana
precedente).
Un ulteriore dato molto rilevante è l'indice Rt, che pone
l'accento sul livello di contagiosità del virus tra la
popolazione, che è passato da 1,09 (con intervallo 1,04-1,13) a
0,92 (con intervallo 0,89-0,96), con una contrazione del numero
di focolai di trasmissione attivi che passa da 2.297 del report
precedente a 1.856 di quello attuale.
L'analisi compiuta sulla situazione della pandemia in Friuli
Venezia Giulia sottolinea, infine, un ulteriore miglioramento
della già elevata capacità e qualità del monitoraggio
dell'epidemia: nel 99,8% (rispetto al 93,4%) dei casi viene
segnalata la data di inizio sintomi e il 100% dei casi per cui si
rende necessario il ricovero è portato all'attenzione del
Ministero della salute.
ARC/MA/pph