Trieste, 1 ott - Condivisione del processo di revisione del
sistema attuato dall'Esecutivo regionale, senza dare indicazioni
per l'uno o l'altro sistema attualmente individuato, chiedendo
però che la scelta si basi su dati oggettivi e simulazioni che
dimostrino la validità del modello prescelto.
È questa in sintesi la posizione assunta dalle organizzazioni
sindacali dei medici ospedalieri in rappresentanza delle sigle
Anaao, Cimo, Anpo e Aaroi nel corso dell'incontro svoltosi oggi a
Trieste con il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
L'appuntamento rientra nella serie di confronti che la Regione
sta compiendo con i vari comparti del mondo sanitario del Fvg in
vista della scrittura della legge di riforma del comparto che si
intende portare in aula entro i primi giorni del mese di dicembre.
Seppur ognuna delle sigle sindacali abbia posto l'accento su
alcuni specifici temi, ciò che ha accomunato gli interventi è
stata la volontà di procedere celermente verso un percorso di
riforma, riorganizzando il territorio e il rapporto tra gli
ospedali hub e spoke.
In particolare, per l'Anaao risulta fondamentale dare un ruolo
più attivo ai distretti, aspetto questo che potrebbe risultare la
base del vero cambiamento del sistema, con una maggiore
integrazione tra l'attività svolta dall'ospedale e quanto invece
può fare il territorio. A ciò si aggiunge la necessità di
rivedere il settore dell'emergenza/urgenza, visto il grande
affanno in cui si trovano attualmente i Pronto Soccorso. Infine,
per l'Anaao va impressa un'accelerata sulla formazione e ricerca
di alcune categorie di medici specialisti, facendo in modo che la
loro presenza negli ospedali sia più duratura.
Sulla necessità di una maggiore integrazione tra attività degli
ospedali hub e spoke si è soffermata anche la rappresentanza
della Cimo, evidenziando al vicegovernatore la possibilità di
sperimentare una possibile osmosi dei medici delle due strutture.
In questo modo si otterrebbe da un lato lo sgravio dell'attività
nel nosocomio di riferimento territoriale e dall'altro la
possibilità di avere qualità assistenziale in entrambe i centri.
Passaggio, quest'ultimo, condiviso anche dall'Anpo che, al
proposito, ha chiesto di poter definire un protocollo per la
mobilità degli specialisti.
Infine, l'Aaroi ha evidenziato la carenza cronica di anestesisti
in Friuli Venezia Giulia, chiedendo che le scuole di
specializzazione possano fornire queste figure per colmare le
lacune esistenti.
Dal canto suo, Riccardi ha ringraziato le organizzazioni
sindacali per i suggerimenti emersi nel corso dell'incontro,
"indicazioni - ha detto Riccardi - che entreranno anch'esse nella
scrittura e nella scelta del modello di riorganizzazione del
sistema sanitario che stiamo completando".
"Sicuramente - ha evidenziato - la decisione si baserà su una
serie di dati a disposizione che stiamo valutando con attenzione
prima di portare il modello in Aula. Aldilà di quella che sarà la
scelta definitiva - ha concluso il vicegovernatore - è certa la
necessitò di procedere nel rimettere ordine nel modello di
governo che in questo momento funziona male e costa troppo".
ARC/AL/fc
Il vicegovernatore FVG con delega alla Salute incontra a Trieste i sindacati dei medici ospedalieri