Cultura: Regione, favorire contatti imprese creative e tradizionali
Pordenone, 29 set - La cultura è fattore chiave per lo sviluppo
dell'economia e per crescere e svilupparsi le imprese culturali e
creative del Friuli Venezia Giulia devono ampliare i propri
segmenti d'attività avvicinandosi e collaborando con le aziende
tradizionali. Per le realtà culturali realizzare eventi e
presentare la propria all'interno delle fiere, luoghi
tradizionalmente vocati al business, è quindi un passaggio
simbolicamente importante che conferma la capacità del nostro
territorio di generare imprese di successo anche in ambito
creativo. I campi d'azione delle realtà culturali sono vasti e
molteplici e tale complessità è un patrimonio importante per
generare collaborazioni e partnership con aziende operanti in
campi molto diversi.
È questo, in sintesi, il messaggio lanciato dall'assessore
regionale alla Cultura e Sport durante la seconda giornata dei
Creative Days, l'iniziativa organizzata dalla Regione e dal
Cluster Cultura e Creatività, in collaborazione con gli
incubatori di impresa, parchi e poli tecnologici regionali (Area
Science Park, BIC Incubatori FVG, Friuli Innovazione, Informest e
Polo Tecnologico Alto Adriatico) per valorizzare il ruolo che
hanno le imprese culturali e creative nello sviluppo economico
del territorio.
L'esponente della Giunta ha rimarcato come Pordenone fiere abbia
compreso che i Creative Days rappresentino un momento per lo
sviluppo delle imprese e delle opportunità imprenditoriali del
Friuli Venezia Giulia e proprio per questo motivo il prossimo
anno si terrà la prima Fiera regionale dedicata alle Industrie
Culturali e Creative, realizzata anche grazie al progetto
Interreg Central Europe Sache. Evidenziando come al momento le
fasi più complesse della pandemia sembrino superate, grazie a
strumenti come il vaccino e il Green pass che scongiurano il
rischio di ulteriori lockdown, l'assessore ha ribadito che i mesi
di interruzione forzata di molte attività considerate normali
abbiano evidenziato l'importanza della cultura, in senso ampio,
nella vita di tutti i giorni e ha rimarcato la necessità di
continuare a sfruttare gli strumenti digitali, forse l'unico
lascito positivo dal Covid-19, per ampliare la platea degli
eventi culturali.
L'assessore ha quindi sottolineato che il percorso verso Nova
Gorica e Gorizia "Capitale europea della cultura 2025" è
tracciato e quindi il momento è favorevole per favorire, anche
attraverso le aggregazioni e gli strumenti messi in campo dalla
Regione, lo sviluppo di una logica di sistema che consenta di
effettuare un salto di qualità alle imprese culturali e creative
del Friuli Venezia Giulia.
ARC/MA/pph
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.