Digitale: richiesta confronto con ministro su strategia Cloud Italia
Udine, 17 set - Convocare il ministro per l'Innovazione e la
transizione digitale al tavolo della Conferenza delle Regioni per
un approfondimento tecnico e un percorso di condivisione sulla
strategia cloud Italia. Il piano e la progettazione a breve
termine, presentati nei giorni scorsi dal ministro, diventano
difficili da realizzare se non vi è un reale confronto con le
Regioni. Solo lavorando a stretto contatto con il territorio si
possono ottenere risultati positivi e in tempi brevi.
È la richiesta espressa dall'assessore ai Sistemi informativi del
Friuli Venezia Giulia nell'odierna seduta della commissione per
l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione della Conferenza
delle Regioni, durante la quale ha rilanciato anche la
necessità, per le Regioni e le Province autonome, di dotarsi
entro la primavera del 2022 di una propria Agenda digitale
regionale.
Per l'esponente della Giunta del Friuli Venezia Giulia
quest'ultimo tema è rilevante e se molte Regioni hanno già
elaborato la loro Agenda, altre sono invece ancora indietro. In
questo senso ha chiesto alla commissione di farsi parte in causa
per verificare lo stato dell'arte sul territorio tenuto anche
conto che lo strumento, il quale dovrà essere strutturato ed
omogeneo, rappresenta la finestra attraverso cui accedere alle
risorse.
Sulla strategia Cloud Italia l'assessore ha messo in luce alcune
richieste di approfondimento da portare all'attenzione del
dipartimento nazionale competente, tra queste l'esistenza, in
molti casi, di data center costruiti con fondi dell'Unione
europea che vincolano ad almeno 5 anni l'uso degli stessi. Per
l'assessore è necessario capire se questo vincolo è compatibile
con la strategia Cloud Italia. L'esponente della Giunta ha poi
sollevato l'esigenza di chiarimenti in merito alla transizione
tra classificazione dei data center fatta da Agid e la
prospettiva di qualificazione futura dei cloud service provider.
Si è interrogato nello specifico per comprendere se le Regioni
già dotate di società in house accreditate da Agid potranno
procedere al processo di migrazione o saranno soggette ad
ulteriore qualificazione.
Nel suo intervento l'assessore ha rimarcato, inoltre, la
necessità di una maggiore chiarezza da parte del Governo
nazionale in merito al sistema pubblico per la gestione
dell'identita' digitale di cittadini e imprese (Spid) auspicando,
comunque, l'adozione di una soluzione unica.
ARC/LP/ma
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