Fino a 20mila test salivari/mese, bus aggiuntivi e più personale
Trieste, 10 set - Anno scolastico alle porte, la Regione punta
ad un avvio della scuola al cento per cento per tutti gli
studenti di tutti i cicli scolastici. Oggi a Trieste il
governatore della Regione con il Prefetto, il vicegovernatore con
delega alla Salute e gli assessori regionali all'Istruzione e
alle Infrastrutture, ha illustrato i provvedimenti del pacchetto
scuola che includono misure di monitoraggio della circolazione
del Covid, di supporto ai servizi scolastici, di potenziamento
dei trasporti pubblici locali.
Il governatore non ha mancato di indicare che, in ogni caso,
l'adesione alla campagna vaccinale resta l'arma più efficace per
garantire la riapertura delle attività economiche e la continuità
scolastica, priorità per l'Amministrazione regionale.
Dal punto di vista sanitario si sta lavorando al monitoraggio
della circolazione del virus nella popolazione scolastica. Come
ha spiegato il vicegovernatore, in collaborazione con il Comitato
scientifico regionale, verranno scelte inizialmente 15 scuole
"sentinella" in base a numero di studenti, criteri epidemiologici
e distribuzione territoriale (interessati Istituti nei comuni di
Maniago, Fiume Veneto, Sacile, Pordenone, Trieste, Staranzano,
Latisana, Udine e Gemona).
In queste scuole verrà raccolta l'adesione volontaria ai test
rapidi antigenici molecolari, che l'alunno potrà eseguire in
autonomia sotto la guida di un docente formato appositamente. I
campioni raccolti saranno quindi analizzati nei laboratori
dell'azienda sanitaria. Si tratta di test validati dall'Istituto
superiore di sanità che li utilizzerà anche per il proprio
programma statale rispetto al quale però la Regione ha deciso di
incrementare il numero di somministrazioni. Se il piano nazionale
prevede infatti mille test al mese, la Regione intende giungere
gradualmente a 20mila test mensili, oltre ad estendere la fascia
di età fino a 19 anni (a livello statale il progetto include
studenti tra 6 e 14 anni).
L'assessore all'Istruzione ha illustrato le azioni volte a
garantire tutti i servizi scolastici, complementari rispetto a
quelli messi a punto dallo Stato e frutto di una stretta
collaborazione tra Prefetture, Ufficio scolastico regionale,
Direzioni regionali, ambiti, dirigenti scolastici. Un'occasione,
una volta di più, per ribadire l'interesse della Regione a
rilanciare la proposta di regionalizzazione del sistema
scolastico rispetto alla gestione della macchina amministrativa
(esclusi quindi i temi dell'assunzione di personale e di
definizione dei programmi).
Nel dettaglio, la Regione ha sottoscritto un protocollo con
l'Ufficio scolastico regionale che include 8,6 milioni di euro di
fondi ministeriali per il potenziamento dell'organico docente e
altrettanti per il personale Ata, a cui si aggiungono 1,3 milioni
di fondi regionali. Altre risorse esclusivamente regionali vanno
al potenziamento degli assistenti tecnici informatici (750mila
euro), al potenziamento del personale di sostegno (320mila euro),
al primo anno del Programma scuola digitale (440mila euro),
all'integrazione dei patti di comunità (100mila euro che si
aggiungono ai 60mila statali), al personale a supporto della
dirigenza scolastica negli istituiti in reggenza (150mila euro),
al personale per la scuola in ospedale e la scuola a domicilio
(150mila euro), alla formazione del personale della scuola per la
gestione dei ricorsi in via amministrativa (50mila euro); una
somma da definire andrà al distacco di personale della Regione
presso l'Ufficio scolastico regionale.
Infine il pacchetto trasporti. Sono stati aggiunti 136 autobus,
di cui 18 già in disponibilità al gestore Tpl Fvg e 118 da
noleggio con conducente, per un totale complessivo di 335 corse
aggiuntive e 2.348.000 chilometri di servizio in più. Per la
Regione si tratta di un investimento di 7,9 milioni di euro che
ci si aspetta siano rimborsati dallo Stato (la Regione attende
ancora il rimborso parziale di quote di trasporto 2020) ma che
nel frattempo saranno garantiti dalle casse del Friuli Venezia
Giulia. Nel dettaglio l'area di Udine avrà 60 mezzi in più cui si
aggiunge un mezzo su gomma sulla linea gestita da Ferrovie Udine
Cividale; 4 mezzi in più a Trieste; 36 mezzi in più a Pordenone e
altrettanti a Gorizia. Il potenziamento garantisce una capienza
inferiore al limite massimo dell'80 per cento, imposto a livello
nazionale.
Si punta inoltre sulla sicurezza dei mezzi sui quali verranno
fatti investimenti per 3 milioni di euro. Tutti i bus verranno
dotati di particolari pellicole adesive sui finestrini in grado
di utilizzare la luce per attivare un sistema di abbattimento di
virus e batteri; inoltre verranno potenziati i sistemi di
filtraggio dell'aria con modelli innovativi in fase di
omologazione.
Il Prefetto, infine, ha evidenziato il forte grado di
collaborazione istituzionale messo in atto per giungere ad un
riavvio in sicurezza dell'anno scolastico. La Prefettura si è
detta pronta a modificare il proprio impegno in base
all'andamento della pandemia e sempre nel rispetto del principio
dell'autonomia scolastica.
ARC/SSA/ma