L'assessore alle Finanze ha effettuato assieme alle autorità
slovene e goriziane un sopralluogo sul cantiere
Gorizia, 6 mag - L'impegno della Regione su Gorizia, e in
particolare su piazza della Transalpina, è massimo, perché la
Capitale europea della cultura 2025 rappresenta da un lato
un'occasione unica per riscoprire le nostre radici, che affondano
anche in momenti dolorosi come quelli legati alle tragedie del
Novecento e, dall'altro, per proiettare Gorizia e l'intero Friuli
Venezia Giulia verso il futuro. Il tutto con un'attenzione
particolare ai giovani; la maggior parte degli investimenti sono
infatti mirati a far sì che Go2025! funga da rampa di lancio per
il territorio goriziano attraverso una visione dinamica e
orientata verso un domani senza confini, nel quale la coesione
tra i popoli sia il biglietto da visita di Gorizia e dell'intero
Friuli Venezia Giulia.
È questo, in sintesi, il pensiero espresso dall'assessore
regionale alle Finanze durante l'incontro sullo stato di
avanzamento dei lavori del sito transfrontaliero di piazza
Transalpina in vista di Nova Gorica Gorizia Capitale europea
della Cultura 2025, svoltosi questa mattina in uno dei luoghi
simbolo dell'amicizia tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Un
incontro di alto livello, al quale hanno preso parte, tra gli
altri, importanti rappresentanti del governo della Repubblica di
Slovenia, come Matej Arcon vicepresidente del Consiglio dei
Ministri e ministro per gli Sloveni all'estero, e i segretari di
Stato Marko Koprivc, Vesna Humar e Miran Gajšek, oltre al sindaco
e all'assessore alla Capitale europea della cultura e ai vertici
del Gect Go.
L'esponente della Giunta, che rappresenta anche l'autorità di
gestione del Pr Fesr, ha evidenziato come su Go2025! siano stati
investiti ben 2,3 milioni di euro, ovvero la massima somma
erogabile, ai quali si sommano, 5,4 milioni di risorse per gli
interventi a Gorizia e, solo per la parte di competenza italiana,
oltre 130 milioni di euro di cui 14 per la promozione degli
eventi. Un'ulteriore conferma di quanto quest'iniziativa sia
considerata strategica per la comunità regionale e
dell'importanza dell'uso virtuoso dei fondi: per questo motivo lo
strumento dei fondi di coesione va potenziato nella futura
programmazione europea.
L'assessore regionale ha infine voluto sottolineato il costante
lavoro compiuto dal Gect Go per concretizzare le politiche di
coesione territoriale e favorire l'amicizia tra i popoli e ha
rimarcato che la decisione della candidatura comune di Nova
Gorica e Gorizia a capitale europea della cultura è un esempio di
vera coesione per l'intera Europa, perché dimostra come i vecchi
confini oggi rappresentino un'occasione da cogliere per costruire
un modello di pace e cooperazione.
Un pensiero condiviso anche dal ministro Arcon, già sindaco di
Nova Gorica, il quale ricordando come tra pochi giorni la
Slovenia celebri i vent'anni dall'ingresso nell'Unione europea,
ha proposto che, come ulteriore segno di amicizia, Gorizia e Nova
Gorica individuino un nuovo nome comune per piazza Transalpina.
Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore del Gect Go
Romina Kocina, che ha spiegato come mettere assieme finanziamenti
di diversa origine, tanto per tipologia che per provenienza
geografica, e unire in un unico grande programma di
riqualificazione le risorse provenienti da due Paesi sia stata la
vera sfida di questo percorso. Inoltre ha ribadito che piazza
Transalpina è l'esempio plastico e concreto di uno straordinario
progetto senza confini.
ARC/MA/al
La piazza Transalpina tra Gorizia e Nova Gorica