Inserimento rapido in percorsi di recupero e supporto a famiglie
Pordenone, 19 dic - "Nel pordenonese il fenomeno dell'uso di
sostanze stupefacenti negli ultimi anni si è intensificato e oggi
riguarda anche ragazzi di 13 anni. Regione, Prefettura e Azienda
sanitaria hanno quindi unito le forze per dare risposte concrete
attraverso una importante collaborazione inter istituzionale, che
consente di accelerare i procedimenti amministrativi avviati nei
confronti dei detentori o assuntori di sostanze illecite e di
garantire a loro e alle famiglie maggiore assistenza
nell'inserimento all'interno dei percorsi di prevenzione e cura".
È questo il concetto espresso dal vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a
margine della firma del Protocollo d'intesa tra la Regione, la
Prefettura di Pordenone e l'Azienda per l'assistenza sanitaria 5
'Friuli Occidentale', volto al potenziamento della funzionalità
del Nucleo operativo tossicodipendenze (Not) e del Servizio
Tossicodipendenze, che ora opereranno in maniera coordinata.
Come è stato evidenziato dal Prefetto di Pordenone, Maria Rosaria
Maiorino, l'intesa nasce dalla necessità di monitorare e
prevenire l'uso di droghe, che risulta in forte aumento nel
pordenonese soprattutto tra i giovani e i giovanissimi. Grazie a
quest'accordo, che è già operativo, durante i colloqui previsti
in prefettura per gli assuntori di sostanze stupefacenti gli
assistenti sociali del Not saranno affiancati da operatori
specializzati del Dipartimento delle dipendenze, di modo da
informarli sui rischi derivanti dalla droga e da rendere più
celere il loro inserimento in percorsi di cura e recupero.
Il vicegovernatore ha spiegato di aver già affrontato questo tema
con il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, e ha confermato
che "l'uso di stupefacenti è un fenomeno preoccupante,
soprattutto in quest'area, che va affrontato sia attraverso la
giusta applicazione delle regole del nostro Stato, sia attraverso
la prevenzione e la promozione della salute. Ne contesto di un
tessuto sociale cambiato molto velocemente e in continua
evoluzione è quindi molto importante coinvolgere le famiglie,
affinché non si sentano sole nell'affrontare questi problemi, ma
abbiano invece il pieno supporto delle istituzioni, tra cui la
scuola, per superare situazioni di difficoltà delle quali, a
volte, sono all'oscuro".
Riccardi ha rimarcato che "attraverso la riforma sanitaria
recentemente approvata la Regione ha compiuto la scelta forte e
coraggiosa di unire in unico dipartimento le attività legate alla
salute mentale e quelle delle dipendenze: è un ulteriore passo
avanti lungo un percorso destinato a far capire che non ci
possono essere confini netti tra le diverse specialità e che i
cittadini necessitano di risposte basate soprattutto
sull'integrazione sociosanitaria".
Il vicegovernatore ha inoltre confermato la possibilità di
replicare questo protocollo anche in altre zone del Friuli
Venezia Giulia e ha ribadito che "la salute un principio molto
più ampio della sanità, perché non coinvolge solo gli ospedali o
i posti letto. Una delle principali sfide del nostro tempo è
proprio quella di affrontare le situazioni prima che sia
necessario ricorrere alle strutture ospedaliere e, quando questo
si rivela necessario, assicurare ai pazienti un percorso post
dimissioni chiaro e assistito".
ARC/MA/ep
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e il Prefetto di Pordenone Maria Rosaria Maiorino.
Foto Regione FVG
Il Prefetto di Pordenone, Maria Rosaria Maiorino, il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi e il Commissario straordinario dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n. 5 Friuli occidentale, Eugenio Possamai, al momento della firma del protocollo tra Regione FVG, Prefettura e Azienda Sanitaria.
Foto Regione FVG