Salute: Regione, gratitudine e responsabilità osservando regole
Udine, 31 lug - Un'iniziativa solidale che esprime la
gratitudine nei confronti del personale sanitario impegnato
durante l'emergenza Covid-19. Ma anche un auspicio affinché si
possa addivenire ad un vero grazie definitivo, per tornare quanto
prima alla normalità, proseguendo responsabilmente ad osservare
le regole e definendo gli elementi di crisi, con un virus che
ancora circola e nuovi casi positivi di importazione.
E' la sintesi del messaggio che il vicegovernatore con delega
alla Salute del Friuli Venezia Giulia ha portato oggi
nell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine durante la
donazione dei manufatti a forma di cuore frutto dell'iniziativa
"grazie di cuore". Circa 250 creazioni nel territorio della
provincia di Udine per ringraziare tutto lo staff sanitario e
amministrativo impegnato durante l'emergenza Covid-19 nel
presidio ospedaliero di Udine. L'iniziativa, che ha respiro
nazionale, ha visto circa 30 mila manufatti in tutta Italia
realizzati da hobbisti di tutte le età, utilizzando le tecniche
artistiche a loro più congeniali, per instillare, in un "Grazie
col cuore", il loro sentimento di solidarietà e gratitudine.
Il vicepresidente ha voluto estendere il ringraziamento a tutti
coloro che, a vario titolo, hanno avuto una partecipazione attiva
nell'emergenza Covid-19 e che si sono messi al servizio del Paese
dimostrando, per quanto concerne il Friuli Venezia Giulia, ancora
una volta il grande valore e la presenza del volontariato e
soprattutto un esempio di comportamento e responsabilità della
popolazione.
La Regione è impegnata a predisporre un'ordinanza per andare
nella direzione del ritorno alla normalità. Ma, secondo il
vicegovernatore, deve essere chiaro che il ringraziamento a
corollario degli sforzi importanti che sono stati fatti non è un
grazie definitivo. Il virus circola ancora e la tipologia dei
casi positivi in regione, molto spesso di importazione, non va
sottovalutata. Si tratta di un tema che non può essere ricondotto
alle diverse visioni sui modelli del sistema di accoglienza e
inclusione, quanto invece alla tutela della salute e alla
necessità di un'omogeneità della sorveglianza sanitaria, adottata
in Friuli Venezia Giulia ma non altrettanto in altri Paesi.
ARC/LP/al
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