Economia: confronto con categorie e sindacati su Zls e Afr
Udine, 29 set - Da un lato la Carta italiana degli aiuti a
finalità regionale (Afr) in scadenza, dall'altro il Piano di
sviluppo strategico della Zona logistica semplificata (Zls).
Sono questi i due temi sui quali si sono confrontati, oggi,
nella sede della Regione a Udine, gli assessori alle Attività
produttive e Turismo, Finanze e Infrastrutture e Territorio con
le associazioni di categoria e sindacali.
Un momento doveroso di confronto per affrontare alcune tematiche
nevralgiche per lo sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia
secondo l'assessore regionale alle Attività produttive che ha
fortemente voluto l'incontro rilevando l'importanza della Zls e
la necessità di superare i ragionamenti a compartimenti stagni
per muoversi in un'ottica di sistema. L'obiettivo della Regione
resta comunque il coinvolgimento dei portatori di interesse per
ricevere da questi i loro punti di vista, le considerazioni e le
preferenze sulla scelta delle aree migliori dove far fruttare i
vantaggi previsti dagli Afr e dalle Zls.
Come è emerso, il territorio dell'ex provincia di Gorizia rientra
già negli Afr perché ha un Pil inferiore alla media europea (uno
dei cinque criteri stabiliti). All'interno dell'area Goriziana
andranno ora individuati i Comuni fra loro confinati la cui
popolazione ammonti complessivamente ad almeno 100mila abitanti.
Le altre aree del Fvg da indicare dovranno rispettare il tema
della contiguità con i territori la cui somma di Comuni sia di
almeno 50.000 abitanti e che stiano attraversando importanti
cambiamenti strutturali o siano in grave declino (criterio 5).
Il confronto ha offerto una delucidazione sulle Zls, aree che
possono essere costituite anche da zone non adiacenti che devono
presentare un nesso economico funzionale con l'area portuale di
riferimento. La normativa italiana che ne ha previsto la
costituzione prevede la creazione di zone all'interno delle quali
vi sia la possibilità di una semplificazione amministrativa, con
tempi certi e ridotti per le pratiche di insediamento delle
realtà produttive e un credito di imposta per le imprese, nel
momento in cui i territori delle Zls siano coincidenti con quelle
degli Afr. Queste ultime consentono, invece, alle autorità
pubbliche di sostenere economicamente gli investimenti iniziali o
gli ampliamenti delle imprese piccole e medie ma anche quelli
delle grandi realtà che generalmente non sono beneficiarie degli
aiuti di Stato.
A delucidare nel dettaglio sugli aiuti è intervenuta l'assessore
alle Finanze illustrando la necessità di definire le nuove aree
assistite del Friuli Venezia Giulia per il prossimo settennato;
aree definite cruciali per dare un sostegno concreto ai nostri
territori. Esse servono, infatti, a favorire lo sviluppo
economico di zone ritenute svantaggiate dall'Ue per favorire la
coesione territoriale.
Per realizzare questo obiettivo, come riferito dall'esponente
della Giunta, è necessario stimolare gli investimenti sia
attraverso strumenti contributivi e di carattere fiscale che
possono avere un'intensità fino ad un massimo del 30% delle spese
secondo la dimensione aziendale. Nel caso degli Afr sono previsti
sostegni per gli investimenti iniziali a favore delle imprese di
qualsiasi dimensione, per i nuovi insediamenti, per la
diversificazione della produzione e, nel caso delle Pmi, anche
per l'ampliamento della capacità di uno stabilimento e per le
modifiche dei processi produttivi.
Per l'assessore alle Attività produttive l'identificazione della
Zls deve essere fatta per dare una risposta agli insediamenti
produttivi industriali non per appagare i desiderata territoriali
e rappresenta un punto nevralgico per l'attrattività. Su questo
punto si è soffermato anche l'assessore alle Infrastrutture e
Territorio indicando come le due diverse tipologie di aree
possono avere un grande azione attrattiva e la sovrapposizione
delle stesse può rafforzare questo aspetto ma non va abbandonata
l'idea che le Zls possono collocarsi all'interno del Fvg anche in
aree diversa dalla zona C ovvero dalle Afr.
Un passaggio dell'assessore alle Attività produttive ha
riguardato anche la zona industriale dell'Aussa Corno, un'area
rilevante nella strategia di sviluppo del Fvg per la quale ha
auspicato lo sblocco del commissariamento e le modifiche
all'attuale accordo di programma per favorire gli insediamenti.
ARC/LP/pph
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