Il vicegovernatore interviene al 75mo di Efa Fondazione
Lignano Sabbiadoro, 11 set - Di fronte all'appello che Efa
Fondazione rivolge alla Regione e alle istituzioni di rendere la
norma sul Terzo settore di prossima scrittura più corrispondente
agli stimoli che provengono da un pilastro della sicurezza
sociale, l'Amministrazione regionale risponderà con
responsabilità, valutando anche come dare seguito, nei limiti
delle competenze statutarie e della sostenibilità economica, alla
richiesta di un regime di tassazione che possa permettere di
liberare risorse a chi ha accompagnato in alleanza con le
istituzioni parte della storia del Friuli.
Lo ha sottolineato il vicegovernatore con delega alle Politiche
sociali alla cerimonia per il 75mo anniversario di Efa (Ente
Friulano Assistenza) Fondazione e il 25mo anniversario della
morte di mons. Abramo Freschi, sacerdote udinese che istituì la
struttura nell'aprile del 1946 per poi divenire presidente della
Pontificia opera di assistenza e vescovo di Concordia-Pordenone.
L'esponente della Giunta, portando il saluto del presidente della
Regione e del ministro per gli Affari regionali ed esprimendo
gratitudine ai fondatori e ai gestori di quella che ha definito
un'istituzione che ha saputo affrontare le difficoltà con
determinazione e che è custode di un'esperienza importante,
testimonianza di un pezzo di storia di questa terra, ha rimarcato
la centralità dell'alleanza tra pubblica amministrazione e enti
del terzo settore.
Celebrata nell'auditorium del Villaggio Bella Italia & Efa
Village a Lignano Sabbiadoro alla presenza dell'arcivescovo di
Udine Andrea Bruno Mazzocato, la cerimonia ha inteso ricordare il
cammino di un ente che, come sottolineato dal presidente della
Fondazione Giancarlo Cruder, non è un'impresa turistica o
immobiliare, non è un'organizzazione filantropica, ma è lo
strumento che seguendo il principio di sussidiarietà, sempre a
fianco delle istituzioni e grazie al sostanzioso contributo
dell'Amministrazione regionale, ha potuto incidere nel tessuto
sociale e nella storia del Friuli, accogliendo decine di migliaia
di persone, anticipando il fenomeno del turismo sociale con le
colonie marine e montane.
All'evento - al quale ha partecipato con un fuori programma il
paralimpico Antonio Fantin, straordinario nuotatore oro e tre
argenti ai Giochi paralimpici estivi di Tokyo 2020, definendo la
piscina del BellaItalia la "sua seconda casa" - sono intervenuti
tra gli altri il presidente del Consiglio regionale,
l'amministratore delegato di Bella Italia&Efa Village Federico
Delaini, il docente di Diritto tributario dell'Università di
Udine Mario Nussi e Roberto Tirelli, autore del libro che
ripercorre la storia dell'ente.
ARC/EP/pph
allegato (foto)
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Antonio Fantin, amatissimo campione latisanese nei 100m stile libero ai Giochi paralimpici estivi di Tokyo 2020, che ha definito la piscina del BellaItalia la “sua seconda casa”