Finanze: Zilli, a rischio ulteriore miliardo per Regioni speciali
Trieste, 24 giu - "Siamo fortemente preoccupati perché ancora
non abbiamo ottenuto alcuna rassicurazione in ordine
all'annunciata, ma mai confermata, volontà del Governo di
stanziare un ulteriore miliardo a favore delle Regioni a Statuto
speciale con il quale far fronte alle minori entrate a seguito
della pandemia. A ciò si aggiunge l'evidente volontà dello Stato
di violare i rapporti con le Autonomie locali nella gestione dei
bilanci delle Regioni".
A lanciare l'allarme è stata l'assessore regionale alle Finanze
Barbara Zilli intervenendo oggi in Aula a Trieste nel corso dei
lavori del Consiglio regionale. In particolare l'esponente
dell'esecutivo ha focalizzato l'attenzione su due aspetti che
potrebbero mettere in difficoltà la Regione nella gestione della
finanza pubblica locale.
"La nostra Regione, con un proprio dirigente - ha detto
l'assessore - partecipa al tavolo in cui vengono sia discusse e
valutate coi rappresentanti della Ragioneria generale dello Stato
le stime sulle minori entrate e le minori/maggiori spese
regionali dovute al Covid-19 e anche valutato il criterio di
riparto del fondo per la salvaguardia dei bilanci. In questo
consesso abbiamo notato come vi sia una chiara volontà di violare
i rapporti tra le autonomie locali e lo Stato nella gestione dei
bilanci. C'è stata una levata di scudi delle Regioni perché nel
regolamento del Tavolo c'è un passaggio in cui si prevede
l'intromissione dello Stato nelle scelte di autonomia finanziaria
e tributaria delle Autonomie locali, in un momento di grave
criticità come quella in cui ci troviamo".
A ciò si aggiunge, per l'assessore, un altro rischio
all'orizzonte, ossia il mancato inserimento di ulteriori risorse
al fondo per il ristoro delle minori entrate delle Regioni a
Statuto speciale. "Il 2 maggio - ha detto Zilli - in un incontro
tra esecutivo nazionale ed enti locali abbiamo appreso che uno
stanziamento di 1,5 miliardi sarebbe stato allocato nel decreto
legge Rilancio. Successivamente è stata inviata a Roma una nota
formale con la quale si rappresentava che le Regioni a statuto
speciale hanno a loro carico molte più funzioni, in primis la
sanità; per questo motivo si riteneva che quella posta dovesse
essere ripartita tra Regioni a Statuto speciale e quelle a
statuto ordinario con una proporzione che tenesse conto di questo
aspetto. Sempre in quella circostanza - ha aggiunto l'assessore
Zilli - il presidente Fedriga ha chiesto che a favore della
nostra Regione fosse previsto un ristoro pari al contributo alla
finanza pubblica ed un accordo politico che potesse prevedere
ulteriori misure di riequilibrio in sede di bilancio 2021.
Inoltre venne chiesto anche di poter fare debito per spesa
corrente ed eventualmente di essere autorizzati a ripianare un
eventuale disavanzo in 10 anni".
"Tuttavia come emerso da recenti riunioni - ha detto Zilli in
Aula - al momento non abbiamo indicazioni sul fatto che il
Governo voglia mantenere fede alla disponibilità accordata che
prevedeva di garantire un ulteriore miliardo a valere sul fondo
per le Regioni a statuto speciale. Queste ulteriori risorse ci
potrebbero non solo aiutare a ripianare i debiti ma ci
consentirebbero anche di mettere in campo misure utili a favore
del nostro territorio".
L'assessore Zilli ha inoltre illustrato la cronistoria sui vari
passi compiuti dal Friuli Venezia Giulia per mettere in atto
misure anticicliche con le quali contrastare una possibile
contrazione del gettito delle compartecipazioni e dei tributi
propri della Regione. In particolare è stato ricordato l'incontro
di aprile tra Ministeri e presidenti delle Regioni in cui si
richiedevano lo stralcio del contributo alla finanza pubblica per
gli anni 2020 e 2021, la previsione di misure di riequilibrio per
gli enti locali, la concessione di spazi per nuovo debito e
infine la possibilità di ripianare il disavanzo in 20 anni.
ARC/AL/ma
L'assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli
Foto Regione FVG
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