Udine, 22 apr - Ammontano a 133 milioni di euro i contributi
ricevuti dal Consorzio di Bonifica Pianura Friulana a valere su
diversi canali di finanziamento europeo e statali con cui
verranno eseguite 16 opere di ammodernamento dell'agrosistema
irriguo.
Gli interventi e i relativi canali di finanziamento sono stati
illustrati oggi pomeriggio nella sede del Consorzio a Udine dalla
presidente Rosanna Clocchiatti e dal direttore generale Armando
Di Nardo alla presenza anche dell'assessore regionale alle
Risorse agroalimentari, forestali e ittiche.
Per l'esponente dell'Esecutivo regionale queste progettazioni
sono frutto di un percorso condiviso in cui ogni istituzione ha
composto per la propria parte un puzzle molto complesso.
L'obiettivo della Regione e del Consorzio è superare con progetti
concreti l'idea erronea che l'acqua utilizzata in agricoltura sia
spesso associata ad un uso improprio, quando, in realtà,
l'agricoltura viene invece svolta con grande attenzione
all'ambiente e alla sostenibilità.
Gli interventi presentati - è stato detto - consentiranno ad una
porzione importante del territorio regionale (quello di
competenza del Consorzio) di essere allineata ad una modalità di
gestione sostenibile, volta al risparmio e alla riduzione degli
sprechi.
Per la presidente del Consorzio Rosanna Clocchiatti le
progettualità presentate sono servite ad immaginare l'agricoltura
dei prossimi trent'anni anni, per far fronte alle criticità
idriche determinate dai cambiamenti climatici, con effetto
soprattutto sulla disponibilità di acqua e sull'alternanza di
lunghi periodi di siccità a forti eventi piovosi.
Tornando all'elenco dei progetti, quattro di questi per un valore
di 21 milioni di euro sono stati finanziati con fondi del Pnrr:
tutti sono già cantierati, con la previsione di terminare le
opere tra il 2024 e il 2026, in ogni caso entro i limiti
temporali fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A questi si aggiungono i fondi dell'Accordo per lo Sviluppo e la
Coesione siglato tra il Governo e la Regione Friuli Venezia
Giulia che su 190 milioni di euro complessivi ha destinato oltre
161 milioni ad opere idrauliche dei Consorzi di bonifica.
Di questi, il Consorzio Bonifica Bassa Friulana annovera sette
progetti per 76 milioni e 700mila euro volti a realizzare sistemi
di ammodernamento degli impianti pluvirrigui.
Con ulteriori fondi di natura ministeriale disposti dalla Legge
178/2020 hanno trovato copertura finanziaria altri cinque
progetti per 35milioni di euro. Su questo canale contributivo,
la legge prevedeva per ogni regione un importo minimo assegnabile
di 8,8 milioni e massimo di 35,2 milioni: il Friuli Venezia
Giulia con il Veneto e la Lombardia sono state le uniche tre
regioni a ricevere l'importo massimo erogabile. Ma, mentre Veneto
e Lombardia hanno ricevuto le risorse a fronte di più enti
beneficiari, in Friuli Venezia Giulia solo il Consorzio di
Bonifica Pianura Friulana è risultato titolare del contributo.
Tutte le progettazioni finanziate derivano da un complesso di
progettualità che il Consorzio di Bonifica Pianura friulana aveva
presentato nel 2022 a valere sul Pnrr (34 progetti per un totale
di oltre 237 milioni di euro); alcuni, come detto, sono stati
finanziati dal Pnrr stesso, altri hanno trovato copertura con
diverse fonti di finanziamento.
Nel 2006 il 56% della superficie agricola dell'area consortile
era irrigata con sistema a scorrimento; nel 2024 questo sistema,
che comporta un maggior dispendio d'acqua, è stato quasi del
tutto sostituito con quello a pressione che oggi copre il 61%
dell'area consortile agricola. L'ulteriore efficientamento del
sistema irriguo riguarderà il passaggio dal sistema ad aspersione
a quello a goccia.
Dal 2023, infine, il Consorzio ha adottato volontariamente il
Bilancio integrato di sostenibilità.
ARC/SSA/gg