Salute: Fvg prima per supporto a Mmg su assistenti studio
Trieste, 28 apr - A marzo 2020 sono stati pubblicati: 79
incarichi vacanti di assistenza primaria e alla fine delle
diverse procedure ne sono rimasti vacanti 8; 138 incarichi
vacanti di continuità assistenziale (120 sono rimasti). A marzo
2021 sono stati pubblicati 104 incarichi di assistenza primaria
(36 rimasti vacanti), 161 incarichi di continuità assistenziale
(153 rimasti vacanti). Al fine di sopperire a tale situazione
alla fine dello scorso anno, per la prima volta è stata attivata
dalla Regione una procedura straordinaria mediante
ripubblicazione degli incarichi rimasti vacanti e anticipazione
della pubblicazione degli incarichi che si sarebbero resi
disponibili entro marzo 2022 grazie a un accordo sottoscritto con
i medici di medicina generale reso esecutivo il 15 ottobre 2021
che ha individuato una soluzione al problema della costante
sottostima nella determinazione delle zone carenti di assistenza
primaria. Con la procedura straordinaria sono stati assegnati
ulteriori 12 incarichi di assistenza primaria e uno di continuità
assistenziale.
Lo ha spiegato oggi in Consiglio regionale il vicegovernatore con
delega alla Salute evidenziando come in previsione del picco dei
pensionamenti la Regione abbia raddoppiato a partire dal triennio
2018-21 il numero delle borse di studio del corso di formazione
in medicina generale con oneri a totale carico
dell'Amministrazione regionale, per cui a partire da quest'anno
si diplomeranno ogni anno 40 nuovi medici a fronte dei 20 degli
anni precedenti.
Per quanto riguarda le indennità di collaboratore di studio
medico per i medici di medicina di base l'esponente della Giunta
ha rimarcato che per l'anno in corso la Regione ha destinano ben
1.994.757,34 euro al finanziamento di un Accordo integrativo
regionale per l'incremento dei collaboratori di studio che è
stato sottoscritto il primo marzo 2022 e non rappresenta una
misura temporanea legata al contesto emergenziale ma un
intervento sui livelli di assistenza con relativa copertura
economica a carico del bilancio regionale che si consolida negli
anni. Lo stanziamento è infatti sufficiente a soddisfare tutte le
domande presentate dai medici per ottenere l'indennità che nella
nostra regione consiste in un compenso annuo di 12 euro per
ciascun assistito fino al tetto massimo di 1.300 assistiti per
complessivi 15.600 euro a fronte dell'indennità annua nella
misura di 3,50 euro per assistito in carico prevista dall'Accordo
collettivo nazionale.
Il vicegovernatore ha rimarcato che la misura adottata in Friuli
Venezia Giulia contribuisce a incrementare la qualità
dell'assistenza primaria, consentendo al medico di fiducia,
singolo o associato, di aumentare la disponibilità nei confronti
dei propri pazienti mediante l'affidamento della gestione degli
aspetti non medici e di natura amministrativa a personale di
supporto. Inoltre, sono attualmente in programma della Direzione
centrale salute ulteriori incontri con i sindacati per
individuare gli strumenti e le azioni da recepire nell'ambito
dell'Accordo integrativo regionale quadro che consentirà alle
Aziende Sanitarie di attivare le soluzioni più a livello locale
per incentivare e migliorare la rete esistente e sopperire alla
carenza del Servizio di continuità assistenziale.
Infine, il rappresentante dell'Esecutivo regionale ha spiegato
che la Regione è impegnata, attraverso al Conferenza delle
Regioni, nel dialogo con il Governo e con i sindacati dei medici
di medicina generale per l'attuazione di una riforma del ruolo di
questi professionisti dalla salute, che dovrebbe tradursi in un
provvedimento legislativo che superi gli attuali colli di
bottiglia a cui il sistema sanitario è sottoposto.
ARC/MA/gg
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