Digitale: su fondi Pnrr per innovazione Comuni vanno evitate disparità
Trieste, 16 mag - Il processo di transizione digitale degli
enti locali è fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese. Per
questo vanno assolutamente evitate dannose sovrapposizioni e
disparità di trattamento sui fondi per i Comuni riguardanti il
bando per l'innovazione lanciato dal precedente Governo e le
nuove opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e
resilienza.
Lo ha affermato l'assessore regionale al Patrimonio e Sistemi
informativi durante l'odierna seduta della Commissione per
l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome.
Recependo il bando voluto dal precedente Esecutivo nazionale,
alcune Regioni - tra queste anche il Friuli Venezia Giulia -
avevano deciso di gestire direttamente e in modo virtuoso queste
risorse in favore dei Comuni - ha spiegato l'assessore -. Oggi
però i finanziamenti previsti dal Fondo innovazione del Pnrr per
le stesse finalità da una parte risultano essere molto superiori
e dall'altra, per volere dell'attuale Governo, possono essere
gestiti autonomamente dalle stesse amministrazioni comunali.
Per l'esponente della Giunta ci troviamo in una situazione
kafkiana: chi come la nostra e altre Regioni aveva
precedentemente lavorato bene per aiutare i Comuni in questo
percorso di transizione digitale ora di fatto viene penalizzato.
Al momento infatti non è prevista la possibilità di rinunciare al
bando precedente e di optare per i fondi del Piano nazionale di
ripresa e resilienza.
Per questo - ha sottolineato - la Commissione per l'innovazione
tecnologica e la digitalizzazione sta lavorando a un documento
per chiedere al Governo un cambiamento di rotta. Secondo noi
anche a quei Comuni che, attraverso le Regioni, avevano avuto
accesso al Fondo per l'innovazione deve essere data la
possibilità di tornare indietro e di accedere invece ai fondi del
Pnrr.
Al centro della riunione che si è tenuta oggi in modalità
telematica anche il Piano voucher finalizzato all'accesso alla
banda larga per famiglie e imprese. Si tratta di una misura - ha
ricordato l'assessore - che ammonta complessivamente a 1 miliardo
e 300 milioni di euro ma che a livello nazionale non è stata
pubblicizzata in modo adeguato.
Nella percezione dei cittadini questa importante opportunità,
pensata nel 2017 per incentivare la connessione digitale, è stata
recepita troppo spesso come una delle tante offerte fatte a
pioggia dai grandi operatori del settore senza uno scopo preciso.
Il rischio concreto, pertanto, è di sprecare queste risorse.
Con documento che vogliamo sottoporre alla Conferenza delle
Regioni - ha concluso l'esponente della Giunta - chiederemo che
la misura dei voucher venga ripensata per utilizzare questi fondi
in modo più efficace.
ARC/TOF/gg
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