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16.05.2022 17:06

Salute: circa 12 mln di investimenti nel distretto del Tagliamento

San Vito al Tagliamento, 16 mag - Circa 12 mln di euro (11.967.105 euro) di cui 2.295.494 derivanti da risorse del Pnrr. Sono gli investimenti previsti sul territorio del Distretto del Tagliamento presentati oggi dal governatore del Friuli Venezia Giulia assieme al vicegovernatore con delega alla Salute nella sede distrettuale a San Vito al Tagliamento.

I finanziamenti saranno utilizzati per la realizzazione a San Vito al Tagliamento di un ospedale di Comunità, una Casa della Comunità hub e di una Centrale operativa territoriale (in Asfo ne sono previste in totale 3) oltre all'incremento di 14 posti letto e investimenti in tecnologia. Programmata anche una Casa della Comunità spoke a Casarsa della Delizia.

Durante l'incontro è stato illustrato ai sindaci dell'area (Casarsa della Delizia, Cordovado, Morsano al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena e Valvasone Arzene) e ai rappresentanti dei medici di medicina generale delle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), con il direttore generale di Asfo, il programma degli investimenti edili-impiantistici e tecnologici previsti nell'area dell'ambito territoriale del Tagliamento con i fondi regionali, statali e del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il governatore ha rimarcato gli obiettivi degli investimenti volti a potenziare la medicina del territorio per andare verso il cittadino attraverso un percorso da attuare nel medio periodo e le scelte compiute, non in un'ottica di profitto elettorale, ma volte a garantire servizi efficienti alla comunità. La programmazione non sarà conclusa in questa legislatura ma la logica non è quella dei tagli dei nastri: un diritto fondamentale come quello della salute merita la collaborazione e l'impegno di tutti secondo il governatore.

L'ospedalizzazione inappropriata è un danno alla salute del paziente, ha riferito il governatore, e la scelta di rafforzare il territorio si integra con gli investimenti in telemedicina che permetteranno di dare risposte importanti soprattutto nelle aree marginali della regione consentendo un monitoraggio costante e quotidiano dei parametri della persona da tenere sotto controllo.

Fra le criticità rilevate, il governatore e il vicegovernatore hanno messo in evidenza quella inerente il personale sanitario frutto della mancata programmazione degli ultimi 20 anni; un problema che sarà presente anche nei prossimi 3 anni sebbene siano state rafforzate le specializzazioni che richiedono comunque tempo prima che i professionisti possano essere disponibili.

Con dati alla mano, il vicegovernatore delegato alla Salute ha evidenziato le scelte politiche adottate a favore del sistema sanitario regionale: oltre la metà delle risorse degli ultimi 10 anni vengono stanziati nell'attuale legislatura.

L'Amministrazione regionale nel mandato 2008-2013 metteva a disposizione 393mln di euro, la legislatura precedente a quella attuale ne metteva 212 milioni mentre la Giunta in carica metterà a disposizione del Ssr Fvg oltre 750mln di euro di cui 118mln da Pnrr, 220mln dallo Stato (fondi negoziati) e circa 411mln provenienti dal bilancio della Regione.

Il vicegovernatore ha poi ricordato gli investimenti sul territorio: la precedente legislatura dedicava 23mln di euro a fronte degli attuali 222 milioni. Ha poi chiarito sul mantenimento di tutte le attività delle funzioni e sottolineato l'incremento dei posti letto di 14 unità. La situazione attuale per i presidi di cure intermedie conta 36 posti letto che con gli investimenti saranno portati a 50 (20 nell'ospedale di comunità, 16 post acuti, 4 nelle Suap oltre a 10 di hospice).

Il vicegovernatore, infine, ha focalizzato l'attenzione sulla revisione del rapporto medicina generale e sanità pubblica, delle strutture residenziali per non autosufficienti, sul sistema informativo che deve fare un salto di qualità per garantire di dialogare all'interno del territorio ed essere interoperabile anche fuori regione, oltre a ribadire la necessità di spostare il baricentro dall'ospedale alla sanità territoriale. ARC/LP/gg