L'assessore delegato alle Attività produttive è intervenuto alla
presentazione dell'iniziativa
Trieste, 6 mag - Nonostante qualcuno voglia ridurre la sua
figura esclusivamente alla militanza politica, Almerigo Grilz è
stato un grande giornalista, perché ha avuto il coraggio di
raccontare le guerre - in molti casi dimenticate - degli anni
Ottanta, pagando questa sua testimonianza con la vita.
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall'assessore
regionale alle Attività produttive durante la presentazione della
prima edizione del Premio giornalistico riservato ai giovani
professionisti under 40 e dedicato a Almerigo Grilz, alla quale
hanno partecipato anche, tra gli altri, il sindaco di Trieste e
l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente.
Nell'occasione è stato anche annunciato il conferimento del
premio speciale al giornalista Franco Di Mare.
L'assessore ha espresso uno speciale ringraziamento alla giuria
per il lavoro svolto, evidenziando ad esempio profili come quelli
di Giovanna Botteri e Toni Capuozzo, che testimoniano non solo la
rilevanza del Premio, ma anche la pluralità e la ricchezza di
voci in Friuli Venezia Giulia.
Come ha sottolineato l'esponente della Giunta regionale, il
Premio non ha alcuna attinenza con quella che fu l'esperienza
politica di Almerigo Grilz, ma si tratta invece di un'iniziativa
rivolta agli interpreti più giovani (under 40) del giornalismo di
qualità dagli scenari di guerra.
L'assessore ha poi spiegato perché oggi il lavoro dei giornalisti
sul campo rappresenti un prezioso servizio alla democrazia. Non
si tratta, infatti, di semplici racconti dal fronte, ma
testimonianze con cui la società civile e le istituzioni sono
costrette a fare i conti, per poi orientare le proprie scelte. Da
qui si comprende l'importanza di un'informazione obiettiva,
completa e senza filtri.
Infine, come ha concluso l'assessore, il fatto che Trieste e il
Friuli Venezia Giulia siano tra i principali promotori di questa
iniziativa, sostenuta dal Presidente del Senato e dal Ministro
della Cultura, non può che essere motivo di orgoglio e di grande
visibilità per il territorio.
Tra gli appuntamenti del Premio, come ha ricordato il giornalista
Fausto Biloslavo presentando l'evento, oltre all'inaugurazione
nel palazzo della Camera di commercio a Trieste giovedì 9 maggio
della mostra multimediale 'Gli occhi della guerra', è previsto il
giorno dopo nella sala del ridotto del Teatro Verdi di Trieste -
in forma aperta al pubblico - il dibattito intitolato 'Il mondo
in guerra tra informazione e disinformazione', a cui
parteciperanno con lo stesso Biloslavo anche i giornalisti Gian
Micalessin, Peter Gomez, Francesco Semprini e il fotoreporter
Gabriele Micalizzi.
ARC/GG/al