Sfida è integrazione e fare di confine porta
Gorizia, 27 ott - "Il sesto incontro nazionale delle residenze
artistiche di Gorizia è il primo evento in presenza che proietta
il capoluogo isontino verso il 2025 e all'appuntamento con la
Capitale europea della Cultura insieme a Nova Gorica, evento che
dovrà segnare la trasformazione di quello che è il confine
orientale in passaggio e porta".
Lo ha affermato l'assessore del Friuli Venezia Giulia alla
Cultura Tiziana Gibelli aprendo l'incontro intitolato "Le
residenze artistiche: un bene comune" nel corso del quale
l'assessore si è collegata con la Commissione cultura della
Conferenza delle Regioni e Province autonome.
"Le residenze - ha rilevato Gibelli - rappresentano l'Erasmus
della cultura, in quanto consentono scambi e integrazioni tra gli
artisti degli spettacoli dal vivo. È ciò di cui abbiamo bisogno
in vista del 2025, dopo una fase complicata e guardando oltre un
confine che è stato ed è difficile, basti pensare alle nuove
recinzioni che avevano separato di nuovo il piazzale della
Transalpina in uno dei momenti del lockdown. In quell'occasione i
due sindaci, Ziberna e Miklavic, hanno reagito sedendosi uno di
fronte all'altro e hanno interagito divisi dalla rete metallica
in un'immagine che è diventata iconica di quel periodo e che
andava in dissenso alla chiusura e con la volontà di procedere
insieme".
L'assessore del Friuli Venezia Giulia ha ribadito, a tale
proposito, che "l'uscita dalla pandemia può avvenire solo con le
vaccinazioni, vero strumento di libertà" e ha indicato alcune
criticità cui l'elaborazione artistica e culturale può
contribuire a dare risposta. Tra queste "la cancel culture, la
cultura della cancellazione, che sicuramente sbarcherà anche qui
dal mondo anglosassone e che - ha avvertito Gibelli -, se non
troverà preparati gli intellettuali, rischia di produrre scenari
da Fahrenheit 451", la celebre opera di fantascienza di Bradbury
in cui chi legge o possiede un libro viene perseguitato. Altro
sviluppo di cui l'assessore ha denunciato l'incombenza è lo
schwa, l'introduzione di un genere neutro nel linguaggio con
ibridazioni fonetiche che lo renderebbero, negli intenti, più
inclusivo. "In realtà - ha osservato Gibelli - dobbiamo
perseguire, anche nel progetto delle residenze artistiche,
l'integrazione e non l'inclusione, perché quest'ultima prevede
che uno include l'altro e non c'è coazione. Allo stesso modo, e
questo riguarda anche Gorizia/Nova Gorica 2025, non dobbiamo
difendere 'una' cultura bensì 'la' cultura e questa è una
responsabilità dei soggetti consapevoli che ha ricadute su tutti,
nessuno escluso".
Il saluto iniziale all'incontro sulle residenze artistiche è
stato portato dagli organizzatori, Livia Amabilino, presidente
della Contrada Teatro Stabile di Trieste, Alberto Bevilacqua,
presidente di Css Teatro Stabile d'Innovazione del FVG e Walter
Mramor, presidente Artisti Associati, insieme al sindaco di
Gorizia Rodolfo Ziberna e alla consulente del ministero della
Cultura Donatella Ferrante.
Nella seconda parte del pomeriggio l'assessore Gibelli si è
confrontata sul tema delle residenze artistiche più
specificamente con la Commissione Cultura della Conferenza delle
Regioni, coordinata dalla ligure Ilaria Cavo.
Sono ben 17 le Regioni che aderiscono all'intesa sul sostegno
alle residenze artistiche nel triennio 2018-2020, uno strumento
che secondo Gibelli "ha avuto esiti fecondi e merita di essere
confermato, conferma di cui attendiamo l'ufficialità".
Sono due le tipologie di residenza artistica attualmente
previste: la prima è data dai Centri di Residenza, luoghi in cui
un raggruppamento anche temporaneo di soggetti professionali che
operano nello spettacolo dal vivo svolge attività progettuale di
residenza coinvolgendo artisti diversi da quelli appartenenti
all'organizzazione dei soggetti che costituiscono il
raggruppamento responsabile del progetto di residenza. L'attività
di residenza deve essere l'attività prevalentemente svolta dal
raggruppamento e deve essere svolta con continuità.
La seconda tipologia consiste nelle Residenze per Artisti nei
territori, luoghi dove i soggetti professionali che operano da
almeno tre anni con continuità nello spettacolo dal vivo
sviluppano attività di residenza o integrano la propria attività
svolta in una determinata comunità territoriale, con un'attività
di residenza.
ARC/PPH/gg
L'assessore regionale Tiziana Gibelli in videoconferenza con la Conferenza delle Regioni (Commissione Cultura)
Foto Regione FVG