Il dato si riferisce ai contagi dell'ultima settimana
Palmanova, 29 apr - "In base ai dati dell'Asugi sul tasso di
nuove positività nelle 24 strutture per anziani ad essa afferenti
dove sono stati registrati casi di positività sulle 96 totali,
emerge distintamente l'efficacia delle misure adottate per
contenere e mitigare il virus, con un abbattimento della
percentuale di nuovi casi che passa dal 41,7 della settimana dal
29 marzo al 4 aprile al 2,3 per cento degli ultimi giorni. Per
quanto concerne il personale operante nelle case di riposo
afferenti ad Asugi, gli operatori colpiti da Coronavirus sono 180
dall'inizio dell'epidemia e 33 di loro sono già guariti, quindi
attualmente positivi sono 147. Il sistema sanitario del Friuli
Venezia Giulia ha quindi risposto prontamente all'allarme
scattato con l'identificazione del primo caso di Covid-19 in
Italia, avvenuta il 21 febbraio, attivando in accordo con la
Regione tutte le necessarie misure di contenimento
dell'infezione, anche se il primo caso di Coronavirus in regione
è stato confermato il 28 febbraio".
Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia,
Riccardo Riccardi, rispondendo ad una interrogazione nel corso
della riunione odierna del Consiglio regionale, precisando che
"il numero complessivo di ospiti delle case di riposo, afferenti
all'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina al 27
aprile, è di 3.821 su 4.270 posti letto totali; di questi, 320
sono stati colpiti da Coronavirus e i decessi registrati sono 56,
24 dei quali avvenuti in ospedale e 32 al di fuori dalle
strutture ospedaliere. A marzo e aprile complessivamente sono
stati eseguiti 3.667 tamponi, di cui 2.948 risultati negativi e
719 positivi, con una percentuale di positività del 19,6 per
cento. L'esecuzione dei tamponi nelle case di riposo ha seguito
le indicazioni dell'Oms ed è cresciuta in base all'evoluzione
della pandemia, arrivando ad oltre 400 tamponi a settimana di
media, con un picco di 1.271 tamponi dal 12 al 18 aprile".
Il vicegovernatore ha quindi rimarcato che "parallelamente
all'azione di screening nelle case di riposo, è stata attuata una
serie di misure per tutelare la salute degli ospiti, come
l'introduzione delle Unità speciali di continuità assistenziale,
dove è stato possibile creare aree separate tra ospiti positivi e
negativi. Nelle strutture dove ciò non è stato possibile abbiamo
invece proceduto al trasferimento degli ospiti in strutture
idonee".
ARC/MA/al