Udine, 14 ott - Ha raggiunto unanimemente l'intesa sul nuovo
disegno di legge quadro sulla famiglia presentato dall'assessore
regionale, Alessia Rosolen, il Consiglio delle autonomie locali
(Cal) riunitosi in modalità videoconferenza.
La proposta era stata dettagliata ieri al Cal, riunito
appositamente in via telematica, dall'assessore regionale al
Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia.
Si tratta della nuova legge quadro per le politiche sulla
famiglia che reca disposizioni in materia di genitorialità,
promozione dell'autonomia dei giovani e pari opportunità ed è
frutto di un lungo percorso di ascolto e condivisione conclusosi
con gli Stati generali, alla presenza del ministro Bonetti.
È stata predisposta dopo l'emanazione dei provvedimenti nazionali
per la ripartenza e le norme nazionali di settore, perché intende
essere complementare agli interventi del Governo e alle
previsioni trasversali del Pnrr ma competitiva rispetto alle
attenzioni che la Regione deve rivolgere alla famiglia.
L'elemento prioritario che caratterizza lo spirito di questo
disegno di legge è la semplificazione della legislazione in
materia di tre componenti trasversali e strettamente connesse tra
loro: la famiglia, le politiche giovanili, le pari opportunità;
abroga infatti quattro leggi regionali e due disposizioni
normative che avevano trovato applicazione attraverso le leggi
finanziarie, ma non si limita alla semplificazione normativa,
bensì propugna l'allargamento degli strumenti dedicati alla
famiglia, intesa nel complesso degli interessi che la compongono.
L'assessore Rosolen ha poi ricordato le politiche settoriali già
definite dalla Regione. Per quanto riguarda l'istruzione e la
formazione è stato delineato un percorso che prevede attenzione
alle esigenze della persona per l'intero arco della vita, mentre
sono stati assegnati all'Ardis i compiti di erogare servizi agli
studenti fino al percorso universitario e a quello di
specializzazione, curando dettagliatamente gli aspetti
agevolativi a favore dei giovani.
Nel contempo, è stata arricchita la Carta famiglia di tutti i
contributi sui centri estivi e sul percorso baby sitting, mentre
l'incentivo della natalità annuale, mantenuto per il 2021, da
intervento a spot per l'evento nascita si trasformerà in una
forma di sostegno ai minori da assicurare nell'intero corso della
vita formativa sviluppato all'interno della famiglia.
Per quanto attiene ai temi del lavoro, come ha ricordato
l'assessore, la Regione è fortemente impegnata a interpretare e
integrare le opportunità del Pnrr rispetto a tutto il percorso di
responsabilità sociale, di impresa e welfare aziendale, sulla
condivisione delle responsabilità genitoriali e sui servizi di
conciliazione.
Sempre parte del pacchetto famiglia, che è molto ampio, la
Regione ha approvato la legge che contiene incentivi alle
assunzioni di profili di alta specializzazione che forniranno un
supporto di livello nelle comunità dove si andranno a insediare.
Tutto questo, ha sintetizzato Rosolen, con lo scopo di andare a
costruire una nuova visione della società, rispetto alla quale è
fondamentale creare una nuova legge sulla famiglia che preveda
tutti gli strumenti della spesa pubblica a favore della stessa.
Una scelta, ha precisato ancora l'assessore, volta anche a
contrastare la tendenza al calo demografico che il Friuli Venezia
Giulia sta attraversando.
Migliorare il welfare familiare, ha proseguito, e intervenire su
tutti questi aspetti significa mettere in campo tutte le
opportunità e gli strumenti che lo Stato sociale può rivolgere
alle nuove generazioni, per porle nelle condizioni di operare
scelte più attente per il loro futuro.
Rosolen ha quindi ribadito che tra gli elementi portanti di
questa norma vi sono il riposizionamento delle politiche per la
famiglia da una visione socio-assistenziale a un'ottica di
promozione del sistema famiglia e l'inquadramento di tutte le
misure frammentate in un sistema integrato e strutturato di
opportunità e servizi, da mettere a disposizione della famiglia,
che coinvolga tutti gli ambiti della vita e della società.
In conclusione, l'assessore ha citato tre aspetti puntuali
rispetto ai quali la legge interviene.
Il primo si individua nella creazione di una 'dote famiglia'
legata alla Carta famiglia per il sostegno lungo tutto il corso
della vita; il secondo ruota attorno all'idea che il concetto di
famiglia non vada considerato dalle politiche settoriali soltanto
per la presenza in casa dei figli minori, ma debba valutare
l'intero percorso formativo dei giovani nell'ambito familiare; il
terzo si riconosce nella capacità di immaginare il ruolo chiave
che tutti i soggetti pubblici e privati e del privato sociale
possono avere in questa partita.
La descrizione degli aspetti puntuali degli interventi da operare
attraverso la politica per la famiglia non può certo essere
contenuta nella legge quadro, ha concluso Rosolen, che pone
invece in essere le basi per la costruzione delle articolazioni
necessarie a rendere efficace l'azione di supporto al contesto
familiare e ai suoi giovani.
ARC/CM/pph