Aut. locali: Roberti, Stato ci dia almeno 20 nuovi segretari comunali
La Regione resisterà davanti a Consulta su bocciatura legge Fvg
Trieste, 14 lug - "Da un lato si impugna un provvedimento che
la Regione aveva varato per venire incontro alle esigenze
operative dei Comuni. Dall'altra però, il Governo non fa nulla
per sbloccare una situazione di stallo che si protrae ormai da
troppo tempo. Se il Consiglio dei Ministri ha veramente a cuore
la sorte delle amministrazioni locali, allora nomini almeno 20
nuovi segretari in Friuli Venezia Giulia".
Risponde così l'assessore regionale alle Autonomie Locali
Pierpaolo Roberti all'impugnazione che è stata compiuta dallo
Stato ad un comma della legge regionale 9 del 2020 approvata dal
Consiglio. Vista l'eccezionalità del momento legata all'emergenza
Covid e tenuto conto che i segretari comunali rappresentano il
vertice amministrativo obbligatorio per legge nazionale, la
Regione aveva deciso di creare, temporaneamente e di propria
iniziativa, un elenco di tutti coloro che possiedono i requisiti
per coprire l'incarico apicale vacante in molte realtà locali.
"Allo stato attuale - spiega Roberti - dei 215 Comuni del Friuli
Venezia Giulia, solo 46 possono al momento avvalersi di questa
figura. Ciò significa che, in molti casi, lo stesso segretario
deve prestare il proprio servizio in cinque o sei realtà, con
tutti i limiti che ne conseguono. Senza di loro non si possono
svolgere Consigli, Giunte e approvare delibere. È chiaro che nel
momento in cui le amministrazioni devono operare a pieno regime
per superare le difficoltà create dalla pandemia, una situazione
come quella attuale che vede molti Comuni con segretari a
scavalco di fatto rappresenta un freno all'efficienza dei
municipi".
Dopo aver chiesto, invano, per molto tempo allo Stato di sanare
questa situazione, la Regione ha provveduto ad inserire nella
legge 9 del 2020 un comma che istituisce un albo regionale dei
segretari. "Se l'impugnazione del Governo è legata al fatto che
la competenza su queste figure è statale, negando alla Regione la
facoltà di emanare provvedimenti d'urgenza per superare l'impasse
- chiarisce Roberti - allora noi avanziamo subito una
controproposta. Lo Stato invii almeno venti nuovi segretari in
Friuli Venezia Giulia perché solo così è possibile far fronte
alle necessità operative dei Comuni".
"Comunque - conclude Roberti - noi resisteremo di fronte al
diniego, ricorrendo alla Corte costituzionale. Su un tema
squisitamente tecnico, ma con conseguenze operative di non poco
conto, noi non ci fermeremo perché vogliamo dare risposte
concrete ai cittadini e alle imprese del Friuli Venezia Giulia".
ARC/AL/ma
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