Udine, 19 giu - "All'esito dell'incontro odierno riteniamo che
ci siano sufficienti elementi per accogliere positivamente le
rassicurazioni di Marelli per quanto riguarda la produttività e i
livelli occupazionali del sito di Tolmezzo. Continuiamo a
monitorare l'evoluzione della strada intrapresa dal gruppo per la
ristrutturazione del debito e il cambio di proprietà".
È quanto dichiarano gli assessori regionali alle Attività
produttive Sergio Emidio Bini e al Lavoro Alessia Rosolen, che
stamattina hanno preso parte in videoconferenza al tavolo di
confronto convocato dal ministro delle Imprese e del Made in
Italy Adolfo Urso, con la Marelli Holding, le sigle sindacali e i
rappresentanti sindacali dei 10 stabilimenti italiani (Corbetta,
Bologna, Modugno, Melfi, Caivano, Orbassano, Sulmona, Tolmezzo,
Torino e Venaria Reale) per un totale di quasi 6.000 occupati.
"Ringraziamo il ministro per aver convocato questo tavolo con
tempestività e apprezziamo la disponibilità dell'azienda a
illustrare lo stato di fatto. Confidiamo in quanto dichiarato
oggi dal gruppo Marelli sulla volontà di non attivare una
procedura di concordato, ma - al contrario - di aver deliberato
l'adozione di un piano attestato a complemento della procedura di
Chapter 11, nel miglior interesse della piena continuità
aziendale e del mantenimento, senza alcun impatto, di tutti i
posti di lavoro".
Lo scorso 10 giugno la Marelli aveva comunicato alla Regione
l'avvio la procedura Chapter 11, secondo la normativa
statunitense, per la ristrutturazione del debito a lungo termine
(circa 4 miliardi di euro), finalizzata a rendere solida la
situazione patrimoniale e consentire il cambio di proprietà,
entro la fine del 2025.
Lo stabilimento della Marelli Automotive Lighting di Tolmezzo
occupa 761 dipendenti per la produzione di fanali per automobili.
Rispetto alla situazione di altri stabilimenti del gruppo, a
Tolmezzo non sono stati attivati ammortizzatori sociali e la
continuità dei livelli di produzione è garantita da un
portafoglio clienti diversificato che include Stellantis, Audi,
BMW, Ferrari, Volkswagen e Land Rover.
ARC/SSA/al