Cinema: Gibelli, Feff è parte di diplomazia culturale verso l'Oriente
Udine, 9 giu - "Il Far East Film Festival è un evento di
valore enorme per il Friuli Venezia Giulia, non solo per il ruolo
che si è saputo costruire nel panorama dei festival, ma anche per
ciò che rappresenta per la diplomazia culturale con cui si
mantengono relazioni. Oggi il Friuli Venezia Giulia non è più una
barriera, bensì una porta verso Oriente, per ragioni geografiche,
storiche, politiche ed economiche che hanno nei rapporti con
l'Est uno dei propri assi fondamentali". Così l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, ha
portato il proprio saluto alla presentazione della 23. edizione
del Far East Film Festival, la più importante rassegna
internazionale di cinema asiatico che si svolgerà a Udine dal 24
giugno al 2 luglio. La presentazione alla stampa, a cura di Sabrina Baraccetti e
Thomas Bertacche, ideatori dell'evento, si è aperta con un
appello alla liberazione della giovane regista Ma Aeint arrestata
in Myanmar durante gli scontri di piazza seguiti al colpo di
stato militare che a febbraio ha rovesciato il governo elettivo
di Aung San Suu Kyi. "È corretto sottolineare quale sia la situazione in Myanmar, così
come in altri luoghi dell'Asia dove la democrazia è in pericolo -
ha evidenziato Gibelli -; è importante che passi questo messaggio
anche a chi abitualmente non si informa e non sa cosa stia
accadendo. Ritengo sia una voce necessaria da far giungere anche
alle istituzioni Europee, cui spetta una doverosa presa di
posizione". Gibelli ha poi portato il saluto e il ringraziamento personali
del governatore Fedriga per il grande lavoro di relazioni
intessuto negli anni dagli organizzatori del festival cui va "il
merito di aver saputo collaborare con tutti i soggetti culturali
e aver avvicinato numerosi sponsor". Per Gibelli il festival è
anche un ottimo esempio di "collaborazione fra pubblico e privato
in un momento in cui, anche a causa della pandemia, l'impiego di
risorse pubbliche nel mondo della cultura segna inevitabilmente
una parabola discendente. Il Feff, però, ha saputo cogliere ogni
opportunità, a partire dall'Art Bonus regionale, dimostrando
capacità di investire anche in un momento di crisi". La presentazione alla stampa dell'edizione 2021 si è tenuta al
cinema Visionario, un simbolo dei luoghi della cultura che hanno
resistito alla pandemia. Inaugurato nella nuova veste anti-Covid
il 26 settembre, chiuso il 26 ottobre per le stesse disposizioni
anticovid, il Visionario ha riaperto il 26 aprile ed ospiterà,
assieme al cinema Centrale, 6 anteprime mondiali, 11
internazionali, 22 europee, 21 italiane, con pellicole
provenienti da Giappone, Hong Kong, Cina, Corea del Sud,
Filippine, Malaysia, Taiwan, Thailandia, Indonesia e, novità di
quest'anno, Macao e Myanmar. Il Visionario potrà inoltre contare
su un'arena di circa 400 posti creata nel giardino antistante il
multisala. "Il cinema è stato agevolato rispetto ad altre forme di
spettacolo perché ha potuto proiettare online i film in
programmazione, ma a noi è mancata la socialità, il piacere di
andare al cinema in compagnia, di confrontarsi sulle visioni.
Auguro al Feff quindi di riportare tra noi anche il piacere di
una rinnovata condivisione culturale" ha concluso Gibelli. Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, anche il
presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, il sindaco
di Udine, Pietro Fontanini con l'assessore comunale alla Cultura,
Fabrizio Cigolot, e i rappresentanti degli sponsor.
ARC/SSA/al
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