Udine, 17 mag - E' stato avviato oggi con la consegna di un
defibrillatore all'istituto scolastico Bonaldo Stringher, a
Udine, e la realizzazione della prima sessione formativa all'uso
dello strumento, il progetto regionale 'formazione
defibrillazione precoce'.
Ad illustrare il progetto è stato il vicegovernatore con delega
alla Salute del Friuli Venezia Giulia nella sede dell'istituto
assieme alla dirigente scolastica dello Stringher, della
presidente della Croce Rossa e con il direttore della Sores.
Grazie al contributo straordinario di 430 mila euro (380mila euro
per l'acquisto dei defibrillatori e 50 mila euro per la
formazione al loro uso) stanziati dall'Amministrazione regionale
alla Croce Rossa Italiana - comitato Regionale Friuli Venezia
Giulia, le scuole pubbliche di ogni ordine e grado potranno
essere dotate di defibrillatori semiautomatici esterni (Dae)
collegati al sistema telematico condiviso con la Struttura
operativa regionale emergenza-urgenza (Sores).
Ad oggi sono 183 gli istituti scolastici che hanno aderito al
progetto per un complessivo di quasi 1000 nuovi operatori da
formare tramite i corsi Cri e un'ottantina i defibrillatori
acquistati. Tutti i Dae saranno georeferenziati dalla Sores in
modo da permettere, in caso di arresto cardiaco, la tempestiva
localizzazione del defibrillatore più vicino e fornire
indicazioni per il suo reperimento ai chiamanti o ad altri
soccorritori.
L'esponente della Giunta del Fvg, in apertura, ha citato una
frase del discorso di insediamento di John Fitzgerald Kennedy
'non chiedete cosa può fare il vostro Paese per voi, chiedete
cosa potete fare voi per il vostro Paese' per esemplificare la
cultura che sottende ad iniziative come quella odierna. Ci sono
infatti delle azioni, secondo l'esponente della Giunta, che ogni
cittadino opportunamente formato può fare senza chiedere ad altri
di compierle: si tratta di un approccio da riscoprire.
Il vicegovernatore ha inoltre rimarcato l'importanza di gestire
le emergenze tempo-dipendenti, quelle in cui il fattore tempo è
determinante, come ad esempio l'arresto cardiaco. In quest'ottica
le manovre salvavita sono fondamentali e devono diventare
patrimonio di tutti i cittadini.
La risposta di salute, secondo il vicegovernatore, ha necessità
di un'alleanza anche con la comunità in una logica che rientra in
questo approccio culturale.
L'avvio del progetto previsto con legge regionale del 6 agosto
2019, n. 13, che coniuga la formazione del personale scolastico
con la fornitura di apparecchiature Dae collegate in tempo reale
con la centrale Sores Fvg, è espressione della cultura della
prevenzione e della protezione della salute che riguarda tutti;
la scelta della Regione di investire risorse su questi strumenti,
sulla formazione e adeguando l'organizzazione
dell'emergenza-urgenza va proprio in questa direzione.
Sul percorso di riorganizzazione della Sores, il vicegovernatore
ha ribadito come l'emergenza non debba diventare un fatto
politico, ma la politica deve stabilire lo standard da garantire:
tradurre quell'obiettivo in strumenti operativi non è compito
della politica, tanto che il percorso della riorganizzazione
verrà declinato, come ha riferito il vicegovernatore, ascoltando
direttamente i professionisti il cui parere, nel trovare la
soluzione migliore, sarà rilevante per la decisione finale.
L'esponente della Giunta del Fvg ha ricordato infine il ruolo del
comitato regionale del Friuli Venezia Giulia della Croce Rossa
Italiana incaricato dalla Regione di procedere alla formazione
nelle tecniche di defibrillazione precoce (brevetto Blsd) del
personale degli istituti scolastici pubblici della regione e ha
espresso gratitudine per la fattiva collaborazione.
ARC/LP/gg
Un momento del corso di formazione per l'utilizzo del defibrillatore.