Udine 5 mag - "Con l'avvio della fase 2 l'Azienda sanitaria
Friuli Occidentale identificherà una serie di strutture preposte
alla gestione nel medio e lungo periodo di pazienti positivi al
Covid-19 e di quelli con problematiche correlate a questa
patologia, come i casi sospetti e i positivi autosufficienti che
non possono rientrare a domicilio. L'utilizzo degli spazi ex
Hospice sono frutto di una scelta urgente in forza dell'emergenza
epidemica che rimane, comunque, temporanea ed eccezionale. È
quindi previsto un ritorno dell'Hospice nella sua sede originaria
appena le condizioni epidemiologiche e gestionali lo
permetteranno".
Lo ha confermato il vicegovernatore della Regione con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, relazionando durante la seduta del
Consiglio regionale in merito alle misure attuate per contrastare
la diffusione del Covid-19, evidenziando che "per quanto riguarda
la scelta dell'Hospice di San Vito al Tagliamento, questa è
avvenuta dopo una comparazione tra i servizi a disposizione,
valutando gli aspetti logistici, il numero di persone da
ricollocare in altre strutture e il personale operante. I
pazienti allora presenti nell'Hospice, solo 4 persone, sono stati
ricollocati nella Struttura intermedia polifunzionale di Sacile,
dove sono stati trasferiti anche i medici palliativisti, portando
nell'Hospice un medico internista e potenziando l'assistenza
domiciliare oncologica. Alla gestione dei pazienti positivi al
Covid sono così stati destinati nove dei dieci posti letto
presenti".
Nella fase acuta della epidemia, quando l'afflusso giornaliero di
pazienti positivi al Covid nei reparti era elevato, è stato
necessario trovare in tempi rapidi una struttura nella quale
accogliere le persone positive al tampone ma non più bisognose di
cure ospedaliere che non potevano essere gestite a domicilio,
come gli anziani non autosufficienti. Tradizionalmente queste
persone vengono inserite nella rete delle cure intermedie e le
risorse, in termini di personale disponibile, escludevano
qualsiasi tipo di soluzione che non fosse quella di una struttura
aziendale, quindi tale scelta per l'area pordenonese è ricaduta
sull'Hospice di San Vito al Tagliamento, che una volta terminata
l'emergenza tornerà a svolgere regolarmente la propria funzione".
Riccardi ha spiegato che "la tipologia di pazienti affetti da
coronavirus eligibili per l'Hospice di San Vito al Tagliamento è
rappresentata in prevalenza da persone anziane con pluripatologia
e in questo periodo la struttura ospita solamente pazienti
positivi al Covid 19. Alcune di queste persone presentavano una
situazione clinica molto compromessa a causa di altre patologie
croniche concomitanti e quando l'evoluzione della malattia è
stata infausta, il personale della struttura ha gestito nel
migliore dei modi, grazie alla propria esperienza, la fase di
terminalità, favorendo un contatto umano tra l'assistito e
l'operatore, garantendo in videochiamata la possibilità ai
parenti stretti di vedere il proprio congiunto".
ARC/MA/pph
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute e alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, in una foto d'archivio
Foto Regione FVG