Demanio: Callari, emergenza Covid obbliga a dare certezze a operatori
Trieste, 4 mag - "Il nostro disegno di legge sulle misure
urgenti in materia di demanio marittimo e idrico parte da una
convinzione: la necessità di mettere ordine in una materia
diventata particolarmente spinosa per le amministrazioni
pubbliche dopo l'approvazione della legge dello Stato 145 del
2018, che ha prorogato le concessioni demaniali marittime fino al
2033, e le successive sentenze contrarie emanate da alcuni Tar e
dal Consiglio di Stato. Un quadro aggravato dall'emergenza
epidemiologica che stiamo vivendo".
Lo ha affermato l'assessore al Demanio Sebastiano Callari nel
corso dell'incontro con i rappresentanti regionali degli
operatori del settore che si è tenuto oggi in videoconferenza.
"L'iter - ha spiegato Callari - è partito. Dopo l'ok della Giunta
del 30 aprile, il provvedimento - che si adegua alla normativa
approvata dallo Stato nel 2018 - ha già ottenuto il via libera
dal Consiglio delle Autonomie locali e venerdì sarà discusso in I
Commissione del Consiglio regionale. L'obiettivo è quello di
portare il disegno di legge entro maggio in Aula per il suo
avvallo definitivo".
"Non si poteva più aspettare - ha sottolineato l'assessore -. La
crisi sanitaria ed economica provocata dal Coronavirus, non ci
consente di attendere che Governo e Commissione europea facciano
chiarezza su questa materia. Gli operatori del settore hanno
subito bisogno di certezze per continuare a fare gli investimenti
necessari e per garantire il posto di lavoro a tante persone".
"Non dobbiamo inoltre dimenticare che siamo la Regione che nel
2017, con la legge 10, ha affermato chiaramente che le attività
legate al demanio sono soggette allo stesso tipo di disciplina.
Per questo motivo - ha puntualizzato Callari - a nostro avviso la
proroga delle concessioni deve essere estesa anche alla nautica
da diporto e alla cantieristica. Questa è una grande conquista
ottenuta dal Friuli Venezia Giulia. Con il nuovo disegno di legge
ribadiamo la nostra autonomia che va difesa con forza".
Gli operatori del settore, che nel corso dell'incontro hanno
manifestato un largo apprezzamento nei confronti di questo
provvedimento, avranno ancora due giorni di tempo per inviare
indicazioni e suggerimenti in grado di migliorare il testo.
Tra le misure previste dal disegno di legge anche lo slittamento
al 30 novembre del pagamento dei canoni demaniali, in attesa
delle decisioni del Governo in quest'ambito che potrebbero
prorogare tale termine a marzo 2021. Inoltre le aziende in
difficoltà economiche, anche quelle che hanno in essere un
contenzioso con la Regione, potranno chiedere che il canone venga
versato in cinque anni e in 60 rate.
"La proroga - ha ricordato in conclusione Callari - è sempre una
soluzione transitoria, anche quella al 2033 delle concessioni
demaniali marittime. Dal nostro punto di vista il problema potrà
essere risolto in via definitiva solo quando Governo e
Commissione europea troveranno un accordo, facendo uscire tutto
questo settore dall'ottica della gestione dei servizi previsto
dalla direttiva Bolkestein e inquadrando invece le concessioni
nell'alveo del patrimonio pubblico disponibile e gestibile
direttamente dallo Stato e dalle amministrazioni pubbliche
locali".
ARC/RT/al
In primo piano l'assessore al Demanio Sebastiano Callari.
Foto ARC
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