Salute: Riccardi, riattivare tavoli per avvio rete oncologica Fvg
Trieste, 29 mag - "Non c'è alcuna trascuratezza sul tema della
Rete oncologica regionale, ma il necessario processo di
individuazione e consolidamento di processi e responsabilità che
vanno individuate e incaricate".
Lo ha affermato il vicegovernatore della Regione, Riccardo
Riccardi, rispondendo oggi in Aula ad un'interpellanza della
consigliera Simona Liguori (Cittadini). In particolare,
l'esponente dell'Esecutivo regionale ha tracciato il percorso che
porterà all'organizzazione e definizione dei servizi a favore del
malato oncologico.
"Già nelle linee di gestione 2019 del Servizio sanitario
regionale - ha spiegato Riccardi - si prevede un primo passo in
questa direzione, in modo particolare nell'integrazione degli
interventi tra ospedale e territorio e tra diverse tipologie di
professionisti sanitari e socio-sanitari". A questo scopo, il
gruppo di lavoro regionale si è incontrato nella sede della
Direzione Centrale Salute per formalizzare un percorso
diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) di riabilitazione
oncologica.
"Le conclusioni - ha chiarito il vicegovernatore - sono state
quelle di costruire un percorso per la presa in carico dei
pazienti oncologici che sia comune su tutto il territorio
regionale. A tal fine, il progetto prevede l'elaborazione di una
scheda standard dei bisogni sia sanitari che sociali del
paziente, da consegnargli al momento della dimissione
ospedaliera; ciò consentirà di dare direttive al responsabile
clinico del paziente su quando coinvolgere il distretto sanitario
e quando invece continuare a gestire in prima persona i bisogni
dell'utente".
Come emerso nella risposta in Consiglio, la "spina dorsale" della
Rete oncologica sarà il sistema informatico che la Direzione
centrale salute sta rivedendo assieme ai professionisti
regionali, valorizzando l'importante e ampio patrimonio di dati
che la Regione ha consolidato negli anni.
"Con l'acquisizione di un nuovo sistema certificato per la
gestione della patologia oncologica - ha detto Riccardi - la rete
migliorerà il percorso di cura del paziente non solo all'interno
dell'area ospedaliera, ma anche negli ambiti territoriali,
integrandosi con i dati del territorio. Ciò consentirà - ha
concluso il vicegovernatore - una continuità di cura del paziente
oncologico, dal primo ingresso in ospedale fino all'assistenza
presso i distretti e addirittura fino al proprio domicilio".
ARC/AL/ppd
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