Udine, 10 dic - "La ricognizione di ulteriori funzioni
regionali da conferire alle Comunità di montagna, è stata
effettuata con delibera del 12 giugno scorso: sono state
individuate le attività amministrative concernenti il rilascio
delle concessioni e di ogni altro provvedimento che riguardi i
corsi d'acqua naturali. Tuttavia, considerando le difficoltà
connesse alla situazione emergenziale da Covid-19 e la
complessità dell'operazione di trasformazione delle Uti
insistenti sul territorio montano in Comunità di montagna, si è
ritenuto di non aggravare la fase di avvio dei nuovi enti con il
trasferimento, sin dall'inizio, di ulteriori funzioni".
Lo ha chiarito l'assessore regionale alle Autonomie locali,
Pierpaolo Roberti, rispondendo in Aula ad una interrogazione in
cui si chiedeva con quali competenze debutteranno le Comunità di
montagna a decorrere dall'1 gennaio 2021 (ad eccezione di quella
della Destra Tagliamento e Dolomiti Friulane, per cui è in corso
di definizione la delimitazione geografica di due Comunità di
montagna e la cui operatività decorrerà dall'1 luglio 2020),
anche con riferimento alla ricognizione di ulteriori funzioni
regionali da poter conferire ai nuovi enti.
"Si è deciso di trasferire alcune funzioni, attualmente di
competenza regionale, per portarle verso le autonomie locali in
ottica di vicinanza al territorio", ha ribadito Roberti.
Le funzioni riguardano le attività legate al sostegno economico
del settore forestale in ambito montano e alla riqualificazione
dell'ambiente; piani economici di gestione delle proprietà
silvo-pastorali degli enti pubblici, delle comunioni familiari,
dei consorzi volontari e dei privati; rimboschimenti,
utilizzazioni, miglioramenti e conversioni delle proprietà
silvo-pastorali degli enti pubblici, di soggetti privati, delle
comunioni familiari e dei consorzi volontari; contributi per
l'acquisizione di attrezzature o per operazioni di locazione
finanziaria di attrezzature; esecuzione e manutenzione di opere
pubbliche di viabilità forestale; finanziamenti per opere di
viabilità forestale da parte di soggetti privati; autorizzazione
e interdizione del transito motorizzato in ambito montano in
applicazione della Disciplina dell'accesso dei veicoli a motore
nelle zone soggette a vincolo idrogeologico o ambientale.
In relazione alle risorse, l'assessore ha chiarito che gli
stanziamenti sul fondo montagna si riferiscono all'esercizio di
tali funzioni e servizi. A questi ultimi si aggiungono, sempre a
decorrere dall'1 gennaio 2020, le funzioni relative alla
concessione dei contributi ai piccoli esercizi commerciali per il
disagio localizzativo e quelle in materia di autorizzazione alla
raccolta dei funghi epigei. Per queste ultime funzioni è in corso
l'iter normativo per dare attuazione, anche attraverso un
emendamento in legge di Stabilità.
Ulteriori risorse, ha reso noto Roberti, saranno previste in
legge di Stabilità alla voce "fondi per la concertazione".
ARC/EP/al
L'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti
Foto ARC Montenero