Trieste, 28 mar - La sorveglianza sul tema dell'esposizione
all'amianto viene svolta da tutte le Aziende sanitarie del Friuli
Venezia Giulia e tutte le richieste di accesso agli ambulatori
per la diagnosi di patologie amianto correlate vengono
soddisfatte in breve tempo.
A confermarlo è stato il vicegovernatore della Regione con delega
alla Salute che, relazionando in merito in Consiglio regionale,
ha evidenziato come in materia di controllo del rischio da
esposizione ad amianto, il Servizio sanitario regionale,
attraverso i Dipartimenti di prevenzione, tra i quali anche il
Centro regionale unico per l'amianto (Crua), e l'Unità clinico
operativa di medicina del lavoro dell'Azienda sanitaria
universitaria integrata di Trieste (AsuiTs), svolga una serie di
attività complesse di vigilanza, verifica, assistenza e
informazione nei confronti dei lavoratori e dei cittadini che non
si limitano alla sorveglianza sanitaria sulle persone esposte
all'amianto in passato ma che riguardano in senso più ampio la
tutela degli ambienti di lavoro e di vita.
La distribuzione geografica dei casi di malattia professionale e
delle richieste di sorveglianza sanitaria, sulla base dei dati
2018 delle aziende sanitarie, evidenzia nella zona di Monfalcone
una sensibilità particolare della popolazione sul tema della
pregressa esposizione professionale all'amianto e alla relativa
richiesta di uno specifico controllo dello stato di salute.
Complessivamente in Friuli Venezia Giulia lo scorso anno state
eseguite 753 visite su persone esposte all'amianto, sono state
rilevate 155 malattie tumorali amianto-correlate e 164 patologie
non correlate ad esso. Nello specifico, il Crua ha effettuato 565
visite di soggetto esposti, rilevato 83 malattie tumorali
amianto-correlate e 100 non correlate, l'Asuits ha eseguito 177
visite, diagnosticato 49 malattie amianto-correlate e 60 non
correlate, mentre l'AsuiUd ha attuato 10 visite, evidenziato 10
tumori connessi all'amianto e 3 non collegati. L'Ass 3 ha
effettuato una sola visita a soggetti esposti e individuato 6
malattie amianto-correlate, mentre la Ass 5, pur non avendo
effettuato visite su soggetti esposti, ha scoperto 7 patologie
connesse all'amianto e una non collegata.
Il servizio sanitario regionale svolge, inoltre, un'importante
attività di vigilanza per la salvaguardia della salute e
sicurezza dei lavoratori che vengono ancora esposti ad amianto,
ovvero coloro che effettuano le bonifiche dei materiali
contenenti tali materiali. A tale proposito, nel corso del 2017,
le Aziende sanitarie regionali hanno controllato le corrette
procedure di lavoro per la rimozione dei materiali contenenti
amianto di 1.528 interventi, nonché i documenti relativi a 1.061
operazioni di asporto di tali materiali. Inoltre, 594 lavoratori
addetti alle bonifiche, che sono i soggetti attualmente esposti
su cui si esercita l'unica vera azione preventiva attualmente
praticabile attraverso la verifica delle corrette procedure di
lavoro sono stati oggetto di attività di prevenzione.
ARC/MA/ppd