Udine, 25 gen - "Il progetto di rilancio del settore arredo
passa necessariamente attraverso la condivisione con le categorie
economiche delle migliori idee e dei migliori strumenti per
investire i 15 milioni di euro che la Regione ha messo a
disposizione con la legge di Stabilità. Fra queste anche
l'ampliamento del Cosef ad alcune aree industriali attualmente
non gestite dal consorzio".
È il commento dell'assessore regionale alle Attività produttive
Sergio Emidio Bini a margine della riunione con i rappresentanti
di Confartgianato, Api, Cosef, Cluster Legno-arredo e industrie
voluta dallo stesso assessore per definire le modalità di
utilizzo dei due canali di investimento regionali.
Il primo, del valore di 6,5 milioni, riguarda un finanziamento al
Consorzio di sviluppo economico per l'area del Friuli (Cosef) per
la realizzazione di una infrastruttura locale. Obiettivo è la
creazione di un luogo fisico di alta innovazione e
sperimentazione nel settore del legno-arredo, orientato alla
prototipazione, alla creazione di modelli digitali e
all'innovazione del settore produttivo dove le aziende possano
sperimentare tecnologie di ultima generazione.
Il secondo canale ha un valore di 8,5 milioni e serve ad attivare
il "Fondo regionale per la riqualificazione produttiva
sostenibile" istituito per finanziare l'esecuzione di interventi
di recupero di capannoni entro il perimetro di complessi
produttivi degradati. L'operazione si intreccia con la stesura
del Masterplan per la mappatura e riqualificazione di aree
produttive dismesse. La norma prevede che il fondo sia
alimentato da enti pubblici, organismi di diritto pubblico e
associazioni, singolarmente o in forma associata, nonché soggetti
privati che intendono avviare nuove attività produttive nelle
aree interessate dagli interventi.
"Un primo passaggio importante e condiviso è di rafforzare la
competenza del Cosef", ha riferito Bini, che ha indicato nel
contratto di insediamento "un altro strumento utile a
rivitalizzare l'area del manzanese e cividalese, con una formula
che abbiamo già sperimentato con successo. In quest'ottica serve
una partecipazione importante anche dell'imprenditore, mentre
alla Regione resta la regia dell'intero progetto di sviluppo" ha
chiarito ancora Bini.
Per quanto riguarda l'infrastruttura tecnologica locale per
l'innovazione del cluster, Bini ha suggerito di prendere a
riferimento modelli che hanno già dimostrato risultati positivi
nel campo dell'innovazione.
"L'infrastruttura potrà dotarsi delle più moderne impiantistiche
e strumentazioni, in modo da favorire le imprese del settore
legno arredo nell'accesso ai temi della prototipazione e della
creazione di modelli digitali, funzionali all'efficientamento e
al potenziamento della produzione secondo i più moderni modelli
di sviluppo", ha evidenziato l'assessore.
La norma, come detto, prevede una spesa complessiva di 6,5
milioni di euro, suddivisi in 500 mila euro nell'anno 2022 e 3
milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, in coerenza
con il progressivo sviluppo delle fasi progettuali, di appalto e
di realizzazione dell'opera.
ARC/SSA/pph
L’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini
L’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini a margine della riunione con i rappresentanti di Confartgianato, Api, Cosef, Cluster Legno-arredo e industrie