Trieste, 4 ago - Con il bilancio previsionale 2020 sono stati
destinati 3 milioni di euro per i centri estivi. Alla luce della
forte richiesta di attivare servizi dedicati ai bambini per il
periodo estivo e in considerazione dei disagi e delle
complicazioni legati all'emergenza Covid-19, la Regione ha deciso
di aggiungere 2,4 milioni al capitolo, portando il budget di
quest'anno a rasentare la soglia dei 5 milioni e mezzo di euro.
Questo il concetto espresso dall'assessore regionale alla
Famiglia del Friuli Venezia Giulia nell'illustrare una decisione,
come sottolineato, assunta per rispondere alle esigenze e alle
aspettative delle famiglie.
E' stato osservato dalla Regione che questa è una stagione
particolarmente delicata e c'era l'urgenza di garantire nuovi
fondi per il contenimento dei costi dei centri estivi.
Contestualmente, l'Amministrazione si è trovata a fare i conti
con una situazione finanziaria non particolarmente florida. A tal
riguardo va ricordato che il fondo per i centri estivi è stato
istituito per la prima volta nel 2020.
La Regione è partita dalla constatazione che sono oltre 350 i
progetti di centri estivi avviati in Friuli Venezia Giulia. Per
avviare le attività ludico, ricreative ed educative rivolte ai
minori, sono stati assunti una serie di interventi finalizzati a
rendere sempre più omogenee le linee guida regionali alle
direttive nazionali e preparare, contestualmente, il momento
della riapertura di scuole e nidi. Il principio seguito dalla
Regione è il seguente: è stato preferito un livello di attenzione
più pronunciato rispetto all'accettazione di un rischio che può
causare conseguenze più gravi. Ci sono due variabili che rendono
le misure assunte passibili di modifiche: l'effettiva evoluzione
medico/sanitaria legata alla diffusione del virus e la necessaria
attenzione da parte dell'Amministrazione regionale a intervenire
in modo coerente e omogeneo rispetto allo Stato centrale.
Come sottolineato dalla Regione, la politica ha il dovere di
trovare equilibri non semplici tra protocolli sanitari, senso di
responsabilità e l'obiettivo di accogliere le richieste dei
territori e dei soggetti gestori. Per questo è stato ritenuto
importante potenziare le risorse destinate ai centri estivi. Nel
caso specifico, dovendo intervenire senza conferire alcun onere
al bilancio regionale, l'Amministrazione ha deciso di prelevare i
2,4 milioni dal fondo della Carta Famiglia, segnatamente al
capitolo Bonus Energia, traferendoli ai Centri Estivi. La Carta
Famiglia è una misura finalizzata a promuovere e sostenere i
nuclei familiari con i figli a carico mediante l'attribuzione di
agevolazioni e riduzioni di costi e tariffe: nel caso specifico
la Regione ha ritenuto che i beneficiari di questo servizio sono
coincidenti con i fruitori dei servizi socioeducativi e di
sostegno genitoriale. Per questo ha valutato la scelta corretta,
soprattutto alla luce delle urgenze di questo momento specifico.
La Regione inoltre ha rilevato che, con il bilancio 2020, sono
stati investiti oltre 40 milioni per la famiglia, triplicando i
contributi dedicati all'abbassamento delle rette degli asili nido
e creando capitoli nuovi, come quello dei centri estivi. La
stessa Amministrazione ha rivendicato la scelta politica di non
arretrare ma, anzi, di dedicare risorse ulteriori in una fase
così complicata a famiglia e servizi per la prima infanzia.
La Regione, infine, ha ringraziato i soggetti gestori e famiglie
per la flessibilità dimostrata nell'accogliere le linee guida e
restituire ai più giovani la possibilità di stare assieme e
riscoprire il piacere della socialità e della condivisione.
ARC/COM/gg