Sono 14 i milioni di euro stanziati nell'autunno scorso
Udine, 12 mag - La scuola digitale è un'occasione che la
Regione Friuli Venezia Giulia ha scelto di cogliere molto prima
di altre in Italia e una sfida su cui intende continuare a
lavorare con determinazione e in collaborazione con tutti gli
attori coinvolti in un virtuoso sistema di rete. Non a caso la
Giunta ha deciso di mettere a disposizione 14 milioni di euro
nell'autunno dello scorso anno. Perché la scuola non è importante
"a momenti" ma è la base del futuro del nostro Paese.
Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Formazione,
Istruzione, Ricerca e Università intervenuta questa mattina in
videoconferenza al convegno "Programma regionale per la scuola
digitale in Friuli Venezia Giulia 2021-2023" tenutosi
nell'auditorium Comelli della sede di Udine della Regione, alla
presenza dei referenti dell'Isis Magrini Marchetti di Gemona del
Friuli, di numerosi esperti e docenti.
Prima di molti altri, il sistema scolastico regionale del Friuli
Venezia Giulia ha saputo aprirsi, collaborare e affrontare il
tema della scuola digitale, tema che diversi sistemi scolastici
del resto del territorio nazionale stanno affrontando solo ora e
alla luce dei fondi erogati dal Piano nazionale ripresa e
resilienza.
Questo è stato possibile anche grazie alla lungimiranza e alla
sensibilità dei dirigenti dell'assessorato all'Istruzione, in
sinergia e col supporto delle direzioni Infrastrutture e
Patrimonio, con Insiel che è il braccio operativo
dell'Amministrazione regionale, e con le scuole (che non sono il
mero destinatario degli interventi promossi e voluti dalla
Regione ma registe e attive protagoniste).
Nel ringraziare gli organizzatori del convegno e tutti i
partecipanti, l'assessore all'Istruzione ha sottolineato che
l'esperienza che abbiamo vissuto nella scuola con la "fase" Covid
non è quello la Regione intende come scuola digitale: il periodo
pandemico, infatti, è stato segnato da un intervento emergenziale
che, a ogni modo, ha permesso un'accelerazione e una
facilitazione di conoscenza, contatti e percorsi che altrimenti
non ci sarebbe stata.
Il convegno di oggi è inserito in un percorso virtuoso disegnato
nel contesto della legge regionale 13 del 2018 (articolo 39) che
affianca, integrandolo, il Piano nazionale per la scuola
digitale. Al centro dei lavori l'innovazione metodologica e
didattica con l'obiettivo di una diffusione delle nuove pratiche
educative (per didattica digitale integrata e cittadinanza
digitale) e l'utilizzo equilibrato e consapevole dei dispositivi
digitali da parte dai giovani.
Il percorso (in continuità con quanto sviluppato fino a oggi dal
Programma), prevede la mappatura e la diffusione delle esperienze
regionali di didattica digitale, il sempre più alto
coinvolgimento delle scuole nella mappatura di esperienze che
diventino "modello", e il maggiore coinvolgimento di scuole e
docenti nella co-progettazione di nuove unità di apprendimento,
attraverso la condivisione partecipata delle pratiche tra docenti.
Nell'iter sono contemplati pure l'aggiornamento del catalogo
AppInventory (sviluppato dall'Università di Udine), la formazione
dedicata per gli insegnanti sull'uso di applicazioni esistenti e
tecnologie "open source", e la diffusione su scala regionale di
percorsi innovativi come il "patentino" dello smartphone (in
collaborazione con associazione Mec e Fondazione Friuli).
ARC/PT/pph