Nel 2018-19, 260 operazioni garantite per 53.685.000 euro
Trieste, 6 mar - La Giunta regionale ha aggiornato, con la
delibera proposta dall'assessore regionale alle Attività
produttive e Turismo, la disciplina della Sezione speciale
regionale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese
(Pmi). La sezione, alimentata da risorse Por Fesr, interviene per
aumentare a favore delle Pmi con sede o unità locale in regione
le percentuali ordinarie di copertura del Fondo centrale
stabilite a livello statale.
L'adeguamento si è concretizzato attraverso l'approvazione dello
schema di atto integrativo all'Accordo tra i ministeri dello
Sviluppo economico, dell'Economia e delle finanze e la Regione
Friuli Venezia Giulia, con cui è stata istituita la sezione
speciale regionale del Fondo di garanzia per le Pmi, già
operativa dal 2018 presso il Fondo centrale di garanzia dedicato.
La delibera adegua quindi i contenuti dell'Accordo alla riforma
delle disposizioni operative del Fondo centrale di garanzia, che
lo scorso anno ha ridisegnato il metodo di valutazione del
rischio delle Pmi e ricalcolato le misure di copertura del Fondo
centrale, distinguendo le percentuali di copertura a seconda del
rating attribuito alle imprese. Il nuovo modello delle
disposizioni operative prevede una divisione delle Pmi in classi
di rischio (da 1 a 5) e una diversificazione delle coperture per
tipo di operazione e classe di rischio (da 30% a 80%).
A seguito di un puntuale confronto con le autorità ministeriali e
al di là degli adeguamenti di natura tecnica, con l'atto
aggiuntivo viene specificato il tipo di operazioni garantibili a
valere sulla Sezione speciale Fvg, riproporzionato l'apporto di
risorse da destinarle e ridefinito il margine di integrazione da
applicare alle Pmi regionali rispetto alle percentuali ordinarie
statali.
L'esponente della Giunta ha precisato che saranno garantibili le
operazioni finanziarie che riguardano le fasi iniziali
dell'attività delle Pmi, l'acquisizione di capitale connesso
all'espansione dell'attività delle stesse e di capitale
necessario al rafforzamento delle attività generali della Pmi,
inclusi il rafforzamento della capacità produttiva e le attività
dirette a stabilizzare, ovvero a difendere, la posizione di
mercato oltre ai nuovi progetti aziendali, quali ad esempio, la
realizzazione di nuove strutture o di campagne di marketing,
attività di penetrazione in nuovi mercati, attività dirette alla
realizzazione di nuovi prodotti o servizi o all'ottenimento di
nuovi brevetti.
In particolare viene confermato l'aumento della garanzia del
Fondo centrale, grazie all'intervento della Sezione speciale,
fino al raggiungimento della percentuale massima consentita
dell'80% a favore delle banche, che vedono così coperto l'80%
dell'importo da loro finanziato nei confronti delle Pmi.
Viene incrementata, dall'attuale 80% fino alla percentuale
massima consentita del 90%, la garanzia a favore dei Confidi
('riassicurazione'), che vedono così coperto il 90% della
garanzia da loro concessa sull'importo finanziato dalle banche
nei confronti delle Pmi.
In merito ai dati dell'operatività del Fondo centrale di garanzia
in Friuli Venezia Giulia, la Regione informa che nel 2018 il
totale delle operazioni finanziarie garantite sono state 1.999
che sono salite a 2.027 nel 2019. Gli importi per le operazioni
finanziarie garantite ammontano, nel 2018, a 357.491.282,90 euro
e nel 2019 a 387.820.347,17 euro mentre l'importo delle garanzie
rilasciate è di 254.043.699,40 euro nel 2018 e 274.992.864,13
euro nel 2019.
Per quanto concerne l'operatività della sezione speciale Fvg del
Fondo centrale di garanzia, le operazioni finanziarie garantite
nel 2018 sono state 61 per 9.987.000 euro con garanzie aggiuntive
concesse pari a 1.997.400 euro. Nel 2019 le operazioni
finanziarie garantite sono salite a 199 per 43.698.000 euro e
9.531.653 euro di garanzie aggiuntive concesse.
ARC/LP/ma